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Amianto e legge di stabilità 2015

 

Nella legge di stabilità approvata al Senato nella notte del 20 dicembre scorso ci sono importanti novità sul tema dell’amianto , in particolare sono interessate le realtà in cui è stata particolarmente presente la problematica dell’amianto sia per il riconoscimento dell’avvenuta esposizione ai fini pensionistici che per la presenza di centinaia di vittime, per le quali si apre a partire dal 2015 la possibilità di un indennizzo economico esteso ai familiari dei lavoratori e anche ai semplici cittadini vittime del mesotelioma.

Quanto inserito nella Legge di stabilità può essere ritenuto dalla Cisl un importante risultato delle nostre iniziative e mobilitazioni in difesa della salute dalla minaccia dell’amianto.

La novità più importante e significativa per valore di equità e solidarietà sociale è il comma 116 con il quale si estende l’accesso al Fondo di solidarietà delle vittime dell’amianto anche alle vittime civili del mesotelioma , neoplasia specifica dell’esposizione all’amianto.

Con questa norma sia i familiari dei lavoratori esposti all’amianto che i cittadini , vittime ambientali per esposizione inconsapevole alle fibre di amianto , che si sono ammalati di mesotelioma , e in caso di decesso i loro eredi, avranno accesso alle prestazioni economiche di risarcimento della malattia.

Si tratta di un grande fatto di civiltà e di responsabilità sociale dello Stato nei confronti dei suoi cittadini.
Sostanzialmente si tratta di un risarcimento per una mancata tutela della salute pubblica da parte dello Stato.
I sindacati , unitariamente Cgil Cisl e Uil , hanno rivendicato con forza questo risarcimento a favore di tutti i cittadini che sono vittime del mesotelioma , estendendo l’accesso al Fondo nazionale per le vittime dell’amianto che era dal 2008 riservato esclusivamente alle vittime professionali , ai lavoratori assicurati all’Inail.

In questa circostanza i sindacati e la Cisl in particolare , sono stati capaci di rivendicare un ruolo di tutela che va al di là della specifica rappresentanza dei loro associati , del mondo del lavoro, ma farsi portatori di una tutela più generale e solidale verso le vittime inermi e inconsapevoli dell’amianto e un recupero di responsabilità del ruolo dello Stato e del Governo per la mancata tutela della salute pubblica nei confronti della sottostima dei rischi per la salute pubblica per la presenza diffusa dell’amianto nelle nostre città e nella nostra vita quotidiana.
Questa misura sarà un piccolo sollievo alle sofferenze di intere cittadinanze come Casale Monferrato , Taranto , Geneva , La Spezia, Monfalcone , Broni e tante altre che continuano ad avere decine e decine di vittime ogni anno per l’amianto .

Comma 50 e 51.
Coerenti con la norma della tutela a posteriori per l’accesso al Fondo , sono i commi 50 e 51 che stanziano 45 milioni all’anno per i prossimi tre anni (2015, 2016, 2017) per una tutela preventiva , vale a dire la bonifica dei siti di interesse nazionale con notevole e pericolosa presenza di amianto , tra cui Casale Monferrato e Napoli – Bagnoli , ai quali saranno destinati 25 milioni dei 45 totali.

Comma 112 , 115 , 117 .
Queste norme cercano di mettere riparo a diversi contenziosi che si sono accumulati sul riconoscimento dell’esposizione all’amianto per quanto riguarda l’accesso al pensionamento.
In particolare :
– il comma 112 , mette riparo al contenzioso seguito all’annullamento delle certificazioni dell’Inail , in particolare nella realtà portuale di Genova.
– il comma 115 , riconosce la possibilità di avere l’accredito di accesso alla pensione con il moltiplicatore dell’1,5 per i lavoratori titolari di sentenza passate in via giudiziale definitivamente pur avendo presentato domanda di riconoscimento dopo il 3 ottobre del 2003.
– il comma 117 mette riparo ad una situazione specifica dei lavoratori della ex Isochimica di Avellino per quanto riguarda l’accesso al pensionamento , in deroga alla legge Fornero , in presenza di patologia asbesto correlata accertata e riconosciuta in base alla legge madre dell’amianto , la 257 del 1992.

Su queste norme di sanatoria rispetto al notevole contenzioso che tutta la materia del riconoscimento di esposizione all’amianto ai fini dei trattamenti pensionistici, esprimiamo il nostro apprezzamento , anche se ribadiamo la necessità di un tavolo tecnico capace di risolvere anche altri casi , come ad esempio la deroga alla legge Fornero almeno per i malati di mesotelioma compresi i militari , per i motivi strettamente umanitari che tutti capiscono.

La Cisl esprime soddisfazione per questi importanti risultati , frutto di importanti mobilitazioni delle strutture sindacali e un sentito ringraziamento ai parlamentari che hanno lavorato a stretto contatto con le organizzazioni sindacali e hanno saputo selezionare con noi i nodi più importanti da risolvere sulla questione dell’amianto.

Mancano ancora altri obiettivi da perseguire come il PIANO NAZIONALE AMIANTO , per una lotta coordinata all’amianto in tutti gli aspetti a partire da quello sanitario per la ricerca delle cure delle malattie asbesto correlate, per l’accelerazione delle bonifiche dei privati e la costituzione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri di una responsabilità istituzionale di coordinamento della lotta all’amianto.

 

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