Il decreto-legge 3 settembre 2019, n. 101 è stato convertito in legge 2 novembre 2019, n. 128, pubblicata in Gazzetta Ufficiale.Una scheda di lettura e un commento al testo definitivo del provvedimento. Durante l’iter parlamentare sono intervenuti miglioramenti, essendo state accolte alcune delle richieste avanzate dalla Cisl a Governo e Parlamento, in particolare nell’audizione presso le Commissioni riunite 10ª (Industria, commercio, turismo) e 11ª (Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) del Senato.
Si segnalano, tra i miglioramenti registrati, la modifica della norma di contrasto alle false collaborazioni e la previsione di una via preferenziale per la contrattazione collettiva nell’introduzione delle tutele per i ciclofattorini (riders), oltre che la norma che consentirà la stabilizzazione dei lavoratori precari di Anpal Servizi.
Si sottolinea invece, in negativo, che, con un emendamento, è stata eliminata la tutela legale in attesa dell’attuazione del piano ambientale per lo stabilimento Ilva di Taranto, che era contenuta nella prima versione del decreto. La Cisl sta chiedendo una norma che lo ripristini, per togliere alibi ad ArcelorMittal, e più in generale un provvedimento valido per tutte le imprese impegnate in processi industriali legati alla salvaguardia dell’ambiente.
Si sottolinea invece, in negativo, che, con un emendamento, è stata eliminata la tutela legale in attesa dell’attuazione del piano ambientale per lo stabilimento Ilva di Taranto, che era contenuta nella prima versione del decreto. La Cisl sta chiedendo una norma che lo ripristini, per togliere alibi ad ArcelorMittal, e più in generale un provvedimento valido per tutte le imprese impegnate in processi industriali legati alla salvaguardia dell’ambiente.