Attuazione accordi rappresentanza

La Cisl, coinvolgendo le strutture confederali e di categoria ha fatto il punto in merito al percorso di attuazione degli accordi sulla rappresentanza.

Entrando nel dettaglio:

L’Accordo con Confindustria: è il primo e più significativo accordo ed è, quindi, di riferimento per i percorsi attuativi da seguire. Ne diamo più avanti conto in una logica di approccio generale.

L’Accordo con Confservizi: la convenzione con l’INPS è pronta per essere sottoscritta. Confservizi ha dato la disponibilità a consegnare l’elenco delle aziende associate e prevediamo, quindi, un percorso molto più snello ed agevole di quello affrontato con Confindustria.

L’Accordo con Alleanza Cooperative: è stata fatta richiesta d’incontro al Ministero del Lavoro per l’attivazione delle DTL e all’INPS per la convenzione.

L’Accordo con Confcommercio: è da completare la parte relativa alle norme per l’elezione delle RSU.

Negli altri settori: si sta lavorando a livello di categoria per una proposta che tenga conto delle specificità del settore agricolo e si è aperta una prima interlocuzione con le organizzazioni imprenditoriali dell’artigianato.

CONFINDUSTRIA

Dati INPS

Secondo quanto stabilito dalla Convenzione Inps per la rappresentanza (iperlink), l’ultimo tabulato mensile dell’INPS (primi di gennaio 2016 per dati relativi ad ottobre 2015) mette in luce i seguenti dati: su 25.002 aziende (per un totale di 1.949.261 di lavoratori) al momento registrate al servizio “Rappresentanza Sindacale”, realizzato per trasmettere mensilmente i dati di rappresentanza mediante l’uniemens, 19.598 (per un totale di 1.739.341 di lavoratori) hanno inviato i dati.

La dimensione media delle aziende che forniscono i dati è intorno ai 90 dipendenti. Il dato, sia pure in crescita, resta basso (intorno al 38% dei lavoratori dell’area stimata di rappresentanza di Confindustria). Ciò pone un problema rilevante in merito all’individuazione di una soglia di censimento da considerare valida ai fini della certificazione della rappresentatività. Nel frattempo è importante che le categorie – a partire da quelle in fase di rinnovo contrattuale – recepiscano i contenuti del Testo Unico sulla Rappresentanza qualificando la trasmissione dei dati all’INPS da parte delle aziende come obbligo contrattuale. Ad oggi le organizzazioni sindacali che hanno aderito all’accordo interconfederale sulla rappresentanza sono 138 di cui 34 sono federazioni di CGIL CISL UIL. La maggioranza di queste organizzazioni hanno presenza solo settoriale/locale e non “concorrono” quindi per essere parti negoziali per i ccnl ma solo per presentare liste per le lezioni delle RSU.

Dati voti RSU

Si è evidenziata da parte di molte strutture la scarsa disponibilità delle DTL(Direzione Territoriale del Lavoro) a collaborare nei termini previsti dal Testo Unico, nonostante la direttiva a suo tempo emanata dal Ministero del Lavoro. CGIL CISL UIL e Confindustria hanno, quindi, chiesto un incontro al Ministro per una nuova iniziativa verso le DTL. Per agevolare la raccolta dei dati contenuti nei verbali di elezione è stato presentata una funzionalità informatica messa a punto da CGIL CISL UIL di Vicenza unitamente alla locale Unione Industriali. Data la semplicità ed efficienza del programma si intende adottarlo su base nazionale ed utilizzarlo anche per l’invio dai dati da parte dei Comitati dei Garanti (e, quindi, delle DTL).

Revisione/aggiornamento accordo Testo Unico

Nei prossimi giorni si provvederà ad una parziale modifica dell’accordo del 10 gennaio 2014 (Testo Unico sulla Rappresentanza) con particolare riferimento a questi punti:

• 1. trasferimento all’INPS delle competenze operative affidate al CNEL (a fronte della presa d’atto dell’impossibilità ad operare di quest’ultimo).

• 2. Revisione delle varie date e scadenze (che erano state pensate in funzione di un’applicazione delle nuove regole ai ccnl in scadenza entro il 2015).

• 3. Attribuzione di carattere sperimentale a raccolta dati 2015.

• 4. Rilevazione dei dati elettorali anche nelle aziende non associate a Confindustria (superandone la contrarietà) a condizione che le stesse aziende comunichino i dati delle deleghe sindacali attraverso l’uniemens (questo realizza la corretta rispondenza tra dato associativo ed elettorale).

• 5. Costituzione di un Comitato per la proclamazione ufficiale dei dati. Tale funzione era propriamente attribuita al CNEL (in quanto organo di rango costituzionale e con presenza di tutte le parti sociali) e non può essere meccanicamente trasferita all’INPS.

• 6. Riserva rispetto all’individuazione di una soglia adeguata di rilevazione dei dati.

Nel corso dell’incontro è stata messa in rilievo l’importanza di un impegno corale dell’organizzazione per attuare gli accordi sulla rappresentanza come segno di credibilità ed autorevolezza del sindacato confederale di fronte ai numerosi attacchi verificatisi anche in questi ultimi giorni ed ai ripetuti annunci del governo di voler intervenire per legge su materie proprie delle parti sociali.

La CISL non si sottrae comunque al confronto con i rappresentanti delle forze politiche e del mondo accademico che stanno producendo varie proposte di legge in merito alla rappresentanza del sindacato. Siamo, infatti, convinti che sia anche possibile stabilire un rapporto con l’iniziativa legislativa quando essa si ponga in termini di sostegno e rafforzamento sulla base delle regole e delle normative determinate attraverso l’autonoma iniziativa contrattuale delle parti sociali.

E’ proprio in questa direzione che il documento unitario sul nuovo modello contrattuale, votato dagli Esecutivi Unitari del 14 gennaio u.s., ha posto il tema della rappresentanza (le regole) come uno dei tre pilastri (insieme a contrattazione e partecipazione) di un moderno sistema di relazioni industriali.

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