Lo scorso 11 ottobre è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.239, il Decreto legislativo 11 ottobre 2024, n.145 recante “Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali”.
L’iter del provvedimento ha preso avvio dalla seconda decade di ottobre con una serie di audizioni in Commissione Affari costituzionali della Camera a cui la Cisl ha partecipato il 23 ottobre u.s. Il termine ultimo per la conversione in legge del D.L. è previsto per il 10 dicembre prossimo.
Nel complesso le modifiche contenute del dispositivo riguardano: la disciplina d’ingresso in Italia dei lavoratori stranieri (artt. 1-4); le disposizioni in materia di tutela dei lavoratori stranieri vittime di caporalato e altre norme di contrasto al lavoro sommerso (artt. 5-10); nuove regole in materia di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale (artt. 11-15); disposizioni processuali (artt. 16-18).
Entrando nel dettaglio, le principali novità riguardano:
1. la precompilazione rispetto al click day delle domande di nulla osta al lavoro, così da ampliare i tempi per i controlli e consentire la regolarizzazione o l’esclusione delle domande non procedibili. Inoltre, ferme restando le quote di ingresso, nel corso dell’anno verranno ulteriori “click day” per settori specifici;
2. l’interoperabilità tra il sistema informatico in uso e le banche dati dei Ministeri dell’interno e del lavoro, dell’INPS, Camere di commercio, Agenzia delle entrate e AGID. L’integrazione dei sistemi informatici consentirà la verifica automatica di alcune tipologie di dati presenti nelle domande di nulla osta al lavoro;
3. l’obbligo di conferma dell’interesse all’assunzione da parte del datore di lavoro, prima del rilascio del visto di ingresso al lavoratore straniero;
4. l’obbligo di elezione di domicilio digitale per il datore di lavoro e la digitalizzazione della procedura anche per ciò che attiene alla sottoscrizione e invio del contratto di soggiorno, abolendo la necessità per il datore e il lavoratore di presentarsi a tal fine presso lo sportello unico per l’immigrazione;
5. l’impossibilità di accedere al sistema per i successivi 3 anni dei datori di lavoro che, per causa a loro imputabile, non provvedano alla stipula del contratto di lavoro dopo l‘ingresso dello straniero o che impieghino lavoratori senza contratto;
6. un limite massimo al numero di domande attivabili dal datore di lavoro in proporzione a fatturato, numero di addetti e settore di attività;
7. la possibilità per i lavoratori stagionali di stipulare, nel periodo di validità del nulla osta al lavoro, un nuovo contratto con lo stesso o con altro datore entro 60 giorni dalla scadenza del precedente contratto;
8. la possibilità di conversione, al di fuori delle quote, del permesso per lavoro stagionale in permesso per lavoro a tempo determinato o indeterminato;
9. il mantenimento dei canali di ingresso speciali per rifugiati e apolidi;
10. l’introduzione di un canale di ingresso sperimentale per il 2025 per l’assistenza di grandi anziani e disabili, nel limite di 10.000 unità, attraverso le Agenzie per il lavoro, le organizzazioni datoriali firmatarie del CCNL del settore domestico e i professionisti dell’area giuridico-economica, con esclusione del silenzio assenso nell’esame delle relative domande di nulla osta al lavoro;
11. l’eliminazione del silenzio assenso per la fase di esame delle domande relative a lavoratori di stati a rischio (nel 2025 si tratta di Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka);
12. il potenziamento del personale addetto alle procedure di ingresso in Italia per motivi di lavoro dei Ministeri dell’interno e degli esteri.
Inoltre, tra le altre novità, segnaliamo il riconoscimento di un permesso di soggiorno per casi speciali in favore di vittime di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (art. 18-ter del T.U. immigrazione) alle quali è esteso l’ambito applicativo del programma unico di emersione, assistenza finalizzata attraverso la formazione all’integrazione. Esso ha una durata di 6 mesi ed è rinnovabile per un altro anno fino a copertura dei tempi della giustizia, quindi ulteriormente prorogabile ed è riconosciuto a chi denuncia casi di sfruttamento.
Infine, in base a quanto previsto nel Capo III del presente Decreto legge, i piloti degli aeromobili o droni che partono o atterrano in Italia ed effettuano ricerca finalizzata al soccorso in mare, hanno l’obbligo di informare immediatamente di ogni emergenza l’ente dei servizi del traffico aereo competente.
Da nostre prime valutazioni questo provvedimento, anticipato nei contenuti generali nell’incontro tra Governo e Organizzazioni Sindacali su alcuni aspetti legati alla gestione dei flussi migratori di cui vi abbiamo dato tempestiva informazione (circ. 23 settembre 2024 Prot.Org 2425/DF/ab), contiene sicuramente degli aspetti positivi che, nello specifico, sono:
– la semplificazione e l’accelerazione delle procedure per cercare di renderle più sicure attraverso l’estensione della precompilazione delle domande di nulla osta al fine di ampliare i tempi per i controlli e consentire la regolarizzazione o l’esclusione delle domande non procedibili, nonché la digitalizzazione dei passaggi che portano all’assunzione. Inoltre, l’interoperabilità tra il sistema informatico delle amministrazioni coinvolte al fine della verifica automatica dei nulla osta stessi;
– l’introduzione di quote aggiuntive di 10.000 lavoratrici e lavoratori per l’assistenza domiciliare e familiare, in particolare ad anziani e disabili;
– le azioni previste per chi è vittima di caporalato e le misure per bloccare il mercato dei permessi di soggiorno che espone le vittime a condizioni di irregolarità.
Su alcune questioni chiediamo, avendolo anche ribadito in audizione, la giusta attenzione.
Sul fronte amministrativo, accogliamo positivamente l’aumento di organico di 200 unità nel Ministero dell’interno e di 400 nel Ministero degli affari esteri per il triennio 2025-2027 attraverso contratti a tempo indeterminato. Ma nutriamo preoccupazione per i 1120 lavoratori in somministrazione che attualmente sono in servizio presso le prefetture e le questure e che, a fronte delle autorizzazioni di spesa previsti nel presente decreto-legge, potranno lavorare presumibilmente non oltre marzo 2025.
Pertanto, al fine di garantire la giusta efficacia dei provvedimenti di semplificazione adottati in tema di ingresso e avviamento al lavoro, è necessario che si trovi una soluzione che garantisca continuità occupazionale nel Ministero dell’interno per i lavoratori in somministrazione, preziosi anche per le competenze acquisite nel tempo, per scongiurare in attesa di una valutazione sull’impatto delle nuove norme sulla tenuta della macchina amministrativa, rallentamenti o blocchi nel disbrigo delle pratiche.
In tema di asilo, chiediamo che venga sempre tutelato e garantito il diritto del richiedente asilo ad essere scrupolosamente valutato anche a fronte di una corretta riduzione dei tempi di verifica del diritto di protezione internazionale.
Siamo convinti che temi così complessi e trasversali come quelli legati alle politiche dell’immigrazione, richiedano una governance partecipata e responsabile che coinvolga Istituzioni e Parti sociali anche per gli effetti che hanno sul mercato del lavoro, sulle politiche di assistenza, di inclusione e integrazione nel rispetto della tutela dei diritti umani e civili e della dignità di ogni lavoratore.
Direttamente collegato a questo Decreto legge, vi segnaliamo la recente pubblicazione della Circolare interministeriale n. 9032 del 24 ottobre 2024 che fornisce le indicazioni operative sui flussi d’ingresso di lavoratori stranieri stagionali e non stagionali per l’anno 2025.
Ecco alcuni punti salienti:
– Per l’anno 2025 sono stati autorizzati 70.720 ingressi per lavoro subordinato non stagionale, 730 ingressi per lavoro autonomo e 110.000 ingressi per lavoro subordinato stagionale.
– La precompilazione delle domande di nulla osta sono da inserire sul Portale Servizi ALI del Ministero dell’Interno dal 1° al 30 novembre 2024.
– Le domande devono essere inviate durante i “click day” previsti per il 5, 7 e 12 febbraio 2025.
– Per accedere al Portale Servizi ALI, è necessaria un’identità digitale SPID o CIE. I datori di lavoro devono, inoltre, dotarsi di un indirizzo PEC registrato come domicilio digitale per tutte le comunicazioni relative all’iter della domanda.
– Settori interessati: le domande riguardano vari settori, tra cui l’assistenza familiare e socio-sanitaria, l’agricoltura e il turismo-alberghiero.
– Prima di presentare la domanda di nulla osta, i datori di lavoro devono verificare presso il Centro per l’Impiego (CPI) la disponibilità di lavoratori italiani. La verifica si intende dimostrata con esito negativo se il CPI non comunica la disponibilità di lavoratori disponibili entro otto giorni dalla richiesta.
Come Cisl saremo parte attiva e propositiva lungo il percorso che porterà alla conversione in legge del presente decreto e grazie alla preziosa azione di ANOLF e INAS gestiremo le domande legate alla circolare flussi con scrupolo e professionalità.