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Decreto “Energia”: misure per il lavoro

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21 recante “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”. Gli artt. 11 e 12 introducono misure per il lavoro.

In particolare l’art. 11 dispone che:
· ai datori di lavoro rientranti nel campo di applicazione della cassa integrazione ordinaria che abbiano raggiunto i limiti massimi di durata nell’utilizzo delle relative prestazioni è riconosciuto, in deroga alle norme sulle durate massime, nel limite di spesa di 150 milioni di euro per l’anno 2022, un ulteriore trattamento ordinario di integrazione salariale per un massimo di ventisei settimane fruibili fino al 31 dicembre 2022

· ai datori di lavoro che occupano fino a 15 dipendenti rientranti nel campo di applicazione del Fis7 e dei Fondi bilaterali di solidarietà (esclusi i Fondi di cui all’art. 27 del dlgs 148/15, artigianato e somministrazione) e appartenenti ai settori Turismo, Stabilimenti termali, Ristorazione, Attività ricreative, Parchi divertimenti e parchi tematici (codici Ateco indicati nell’Allegato I al DL), che abbiano raggiunto i limiti massimi di durata nell’utilizzo delle relative prestazioni, è riconosciuto, in deroga alle norme sulle durate massime, nel limite di spesa di 77,5 milioni di euro per l’anno 2022, un ulteriore trattamento di integrazione salariale per un massimo di otto settimane fruibili fino al 31 dicembre 2022.

· i datori di lavoro dei settori siderurgia, legno, ceramica, automotive, agro-industria (codici Ateco indicati nell’Allegato A al DL) che fino al 31 maggio 2022 utilizzeranno la cassa integrazione sono esonerati dal pagamento della contribuzione addizionale.

L’articolo 12 apporta modifiche alla norma, introdotta dall’articolo 1, comma 119, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di bilancio 2022), relativa all’agevolazione contributiva per il personale delle aziende in crisi. Il beneficio contributivo, introdotto a favore dei datori di lavoro che nell’anno 2022 assumano a tempo indeterminato lavoratori dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di crisi presso il Mise, è esteso all’assunzione di lavoratori licenziati per riduzione di personale da dette imprese nei sei mesi precedenti, ovvero lavoratori impiegati in rami di azienda oggetto di trasferimento da parte delle imprese suddette. Ricordiamo che l’agevolazione consiste in un esonero contributivo del 100% per 36 mesi nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro annui. Il nuovo decreto specifica inoltre che, in caso di assunzione di lavoratori in Naspi, il beneficio contributivo non è cumulabile con quello relativo all’assunzione di lavoratori in Naspi.

Gli interventi sono apprezzabili, ma rispondono solo ad alcune delle nostre richieste. Sia la norma sulle nuove settimane non conteggiate ai fini delle durate massime sia la norma che esonera dal pagamento del contributo addizionale riguardano solo una parte delle aziende in difficoltà, lasciando fuori diverse realtà a partire dall’artigianato. Le aree di criticità sono più ampie del perimetro tracciato dal decreto: alcuni settori non sono mai usciti dalle difficoltà a causa del covid, altri stanno entrando in crisi per l’approvvigionamento energetico o di componenti essenziali per le produzioni.
Abbiamo chiesto al Ministro del lavoro, nell’ incontro con tutte le parti sociali che ha preceduto l’emanazione del decreto, di estendere le due norme sia come ambito settoriale che come periodo temporale. Abbiamo anche chiesto di tenere conto del caro-energia come causa molto significativa di difficoltà per le aziende, ed in tal senso il Ministro, nello stesso incontro, ha annunciato un prossimo decreto ministeriale che assimilerà le criticità legate al prezzo dei prodotti energetici alla mancanza di materie prime, in modo da costituire causale utile per richiedere la cassa integrazione ordinaria.
Restiamo impegnati nell’interlocuzione con il Governo, nonché a seguire l’iter di conversione del decreto-legge, al fine di ottenere sostegni più significativi per aziende e lavoratori di nuovo in sofferenza a causa del difficile e drammatico scenario internazionale.

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