Siglato il nuovo CCNL per il Comparto Funzioni centrali (Ministeri, Agenzie fiscali, Enti pubblici non economici, Enac, Cnel e Digit PA)

Pubblicato il 2 Gen, 2018

23 dicembre 2017 –  A quasi 9 anni dalla sottoscrizione degli ultimi adeguamenti economici delle funzioni centrali è stato sottoscritto il contratto pubblico del Comparto Funzioni centrali che comprende i Ministeri, le Agenzie fiscali, gli Enti pubblici non economici, gli Enti di cui all’art. 70 del d.lgs. n. 165/2001: Enac, Cnel e Digit PA.  Il rinnovo dei contratti del settore pubblico, di cui quello delle Funzioni centrali è il primo ( cui seguiranno quelli dei restanti 3 comparti di Sanità – Istruzione scuola, Università, Ricerca, – Enti Locali e i 4 contratti delle aree dirigenziali ), riveste dunque strategicamente l’importanza estrema di un contratto “apripista” che prepara la strada per gli altri contratti.

La Cisl  ricorda che si tratta dunque di un contratto, “che trainerà in un percorso virtuoso tutti i dipendenti pubblici, colpevolmente dimenticati da uno Stato datore poco attento alle sue lavoratrici e ai suoi lavoratori, e che consentirà di fornire risposte congiuntamente ai dipendenti e ai fruitori di servizi, quindi sia ai cittadini dipendenti sia ai cittadini utenti, se mai si potesse operare un distinguo consimile”.

Il contratto delle Funzioni centrali ruota intorno a quattro grandi blocchi che segnano una importante ripresa del ruolo del contratto collettivo e della contrattazione nell’aggiornamento di una disciplina ormai ferma da troppo tempo, andando a mitigare l’attuale disequilibrio fra legge e contratto e nello specifico:

  • retribuzione;
  • ordinamento professionale;
  • parte normativa;
  • relazioni sindacali.

Retribuzione
Con questo contratto si adeguano finalmente le retribuzioni dei pubblici dipendenti con un incremento analogo a quello previsto dai rinnovi contrattuali realizzatisi nel settore privato e si garantisce, anche per effetto di quanto abbiamo chiesto e ottenuto nella legge di stabilità, la sterilizzazione e quindi il mantenimento del bonus fiscale di 80 euro per le retribuzioni e i redditi entro i 26.600 €

Ordinamento professionale (e Commissione paritetica)
Con il contratto si pongono le basi anche per una revisione dell’ordinamento professionale che adegui inquadramento e profili alle nuove caratteristiche organizzative delle amministrazioni e professionali delle lavoratrici e dei lavoratori. La revisione dell’ordinamento è affidata ad una commissione paritetica che inizierà immediatamente ad operare per giungere in tempi brevi a una proposta che sia alla base della nuova disciplina.

Revisione parte normativa
Inoltre il contratto provvede ad una revisione della parte normativa del rapporto di lavoro pubblico anche per aggiornare la precedente disciplina all’evoluzione legislativa su temi di tutela importanti quali ad esempio la conciliazione vita-lavoro, che investe molti istituti rilevanti dal punto di vista sociale e di tutela

Relazioni sindacali
Il contratto delle Funzioni centrali aggiorna anche il modello di relazioni sindacali rendendolo meno formale e rafforzando il coinvolgimento della rappresentanza del lavoro anche sui temi dell’organizzazione, attraverso la previsione di nuovi istituti partecipativi e contrattuali. 

Con questa revisione, che potrà essere coerentemente ripresa anche dagli altri contratti di comparto, si offrono alle RSU – al cui rinnovo la CISL dedicherà il massimo di attenzione e impegno – strumenti adeguati a promuovere il ruolo di protagonismo che il lavoro pubblico deve avere nell’innovazione delle amministrazioni e del Paese.

La CISL è convinta che questo primo contratto servirà a implementare il ruolo attivo della Pubblica Amministrazione per accompagnare le politiche dello sviluppo e della crescita utili a sostenere la ripresa del Paese.

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