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Riunione Cabina di Regia per il PNRR

Pubblicato il 21 Lug, 2023

Si è tenuta il 19 luglio a Palazzo Chigi la riunione della Cabina di Regia per il PNRR convocata dal ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR on.le Raffaele Fitto, avente ad oggetto l’informativa sulla Terza Relazione semestrale sul PNRR; la revisione del PNRR, anche con riferimento alla revisione della quarta rata e all’inserimento del capitolo REPowerEU. 

In apertura di riunione il ministro ha spiegato come la Terza Relazione semestrale rappresenti una fotografia puntuale dello stato di attuazione del PNRR, finalizzata appunto alla complessa operazione di revisione del Piano che deve essere conclusa entro il 31 agosto p.v. con l’inserimento del capitolo dedicato al REPowerEU. 

Il ministro ha altresì dichiarato che su questi temi intende proseguire nel confronto sia in sede parlamentare che in sede di Cabina di Regia. 

La rimodulazione di alcune misure del PNRR, nelle intenzioni del Governo, dovrà rispondere a modalità di verifica della loro attuazione molto puntuale, con l’obiettivo di rispettare la scadenza finale del Piano fissata a giugno 2026.  

 Questo consentirà alla Commissione Europea di effettuare le verifiche previste in tempi più rapidi, rispetto a quanto è avvenuto con i 55 obiettivi previsti per la terza rata di finanziamenti da 19 mld scaduta a dicembre 2022 e non ancora erogata, per la quale, comunque, ha rassicurato il ministro, le verifiche sono prossime alla conclusione. A seguire ci verrà fornito un dettagliato aggiornamento sui tutti progetti relativi alla stessa. 

Su tema del coordinamento tra il PNRR e le risorse facenti capo all’intera politica di coesione, è in corso un monitoraggio presso la Conferenza Stato Regioni, una volta concluso il quale il ministro ha assunto l’impegno di attivare un tavolo specifico, allo scopo di individuare puntualmente tutti i progetti aventi un cronoprogramma compatibile con le scadenze del PNRR. 

Il Governo sta completando la definizione dei contenuti del capitolo REPowerEU, che appena pronti ci verranno inviati per attivare un confronto in merito.

La CISL nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della Terza Relazione semestrale sul PNRR, segnalandone gli elementi, a suo giudizio, di maggiore criticità e attenzione.  L’aumento dei prezzi delle materie prime, cha ha causato un’impennata media del 10 % dei costi degli appalti è una delle possibili cause di revisione del PNRR, ma la CISL ritiene che questo non comprometta la validità dell’impianto complessivo del Piano, per il quale rigettiamo ipotesi di revisioni integrali. 

La CISL ha inoltre evidenziato la propria forte preoccupazione per gli squilibri del mercato del lavoro, a partire dal mismatch tra domanda e offerta di competenze, determinato dalla difficoltà di reperimento di figure professionali qualificate nei servizi sanitari e sociali, nei settori legati a innovazione tecnologica e transizione digitale e nel settore delle costruzioni. 

Ha inoltre sostenuto che per la CISL è fondamentale che il personale assunto a tempo determinato per l’attuazione del PNRR, a livello centrale e a livello territoriale, abbia la prospettiva di una stabilizzazione professionale e sia destinatario di specifici programmi di formazione e di aggiornamento professionale per implementare e finalizzare competenze già acquisite e per crearne delle nuove. 

In particolare l’imperativo per la CISL è potenziare ulteriormente le Amministrazioni Locali, soggetti attuatori di più del 53% dei progetti e destinatari del 47% delle risorse ripartite del PNRR. 

La CISL ha poi espresso preoccupazioni in merito ai ritardi riguardanti i progetti chiave (dagli appalti per gli asili nido, alle stazioni di rifornimento di idrogeno, alle misure sugli assetti idrogeologici del territorio) nonché in merito ai ritardi sulla erogazione della terza rata di finanziamenti da 19 mld scaduta a dicembre 2023. 

Ha inoltre chiesto di essere puntualmente informata sulle annunciate modifiche a 10 obiettivi sui 27 che dovevano essere raggiunti entro giugno 2023, manifestando il timore che tale circostanza possa compromettere il finanziamento da 16 mld previsto per la quarta rata.  Nella rimodulazione degli obiettivi e nella allocazione dei finanziamenti, abbiamo richiesto che specifica attenzione venga rivolta a settori particolarmente delicati, a partire dalla sanità. 

In merito al capitolo REPowerEU e riprogrammazione del PNRR, la CISL ha ribadito come da tempo abbia sostenuto la scelta di riallineare e coordinare tutti i programmi (REPowerEU, PNRR, Politica di Coesione – Programmazione 2021-2027, FSC), con l’obiettivo di far sì che i progetti e le riforme del PNRR non realizzabili entro il 2026 possano diventare oggetto di altri strumenti della politica di coesione con scadenze più avanzate nel tempo. 

Ha quindi condiviso l’impostazione che configura il REPowerEU come una Missione aggiuntiva del PNRR stesso.  

In conclusione, la CISL ha sostenuto che l’ampio processo di riprogrammazione che dovrà concludersi entro il prossimo mese di agosto, dovrà essere condotto dal Governo attuando una governance capace, efficiente e partecipata del PNRR, da realizzare nell’ambito della nuova organizzazione della Cabina di regia, con il pieno coinvolgimento del partenariato economico e sociale. 

Nella replica il ministro Fitto ha richiamato la particolare complessità del lavoro che è stato necessario per portare a compimento i 55 obiettivi previsti per la terza rata di finanziamenti nonché il lavoro in atto per rimodulare 10 dei 27 obiettivi previsti per la quarta rata, lavoro sul quale è in corso il confronto con la Commissione Europea.  Il lavoro del Governo di rimodulazione in corso riguarda non solo la modifica degli obiettivi della quarta rata, ma punta ad una revisione complessiva degli obiettivi al giugno 2026, individuando soluzioni tecnico amministrative che attraverso dettagliate verifiche di compatibilità e di ammissibilità scongiurino il rischio di dover prendere atto troppo tardi dell’impossibilità di raggiungere obiettivi fissati in un periodo precedente.  L’ intenzione è quindi quella di non riprodurre una situazione analoga a quella della programmazione 2014/2020, che a fronte di risorse pari a 126 mld ha registrato una percentuale di spesa pari soltanto al 34% in 9 anni, in considerazione anche del fatto che le risorse complessive del PNRR ammontano quasi al doppio (220 mld) e che devono essere spese in un arco temporale più ridotto (2021-2026). 

In conclusione il ministro ha sottolineato che il confronto con la Cabina di Regia deve avere un carattere incisivo, come è nello spirito del DL 13/2023 che ha riformato la governance del PNRR, ed ha ribadito l’ impegno ad attivare nelle prossime settimane una modalità più rapida ed informale, da realizzare tramite scambio di documentazione scritta su tutte le questioni che andranno definite entro la scadenza del 31 agosto: terza e quarta rata di finanziamenti; modifiche a progetti ed obiettivi; capitolo REPowerEU.

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