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Riforma Costituzionale: approvazione definitiva. Una scheda di lettura della Cisl

Pubblicato il 18 Mag, 2016

L’ Aula della Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il 12 aprile, con 361 voti favorevoli, 2 astenuti e 7 contrari, mentre le opposizioni hanno disertato l’Aula non partecipando al voto, il testo della riforma costituzionale – Legge Costituzionale “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”.
Giunge così a conclusione un lungo e complesso iter parlamentare, iniziato più di due anni fa, che secondo la procedura di revisione costituzionale, prevista dall’ articolo 138, ha visto 6 letture successive del provvedimento.
Il referendum confermativo va tenuto 5 mesi dopo l’ approvazione definitiva del provvedimento, periodo che può essere ridotto a tre mesi, ma cadendo la data, in questa seconda ipotesi, a luglio è presumibile, come dichiarato dallo stesso Governo, che si rispetterà il termine dei 5 mesi, e quindi il referendum, che essendo confermativo non necessita di quorum di partecipanti per essere valido, si terrà ad ottobre o al più tardi a novembre p.v..
La cisl sottolinea l’importanza politica del provvedimento, fortemente ribadita dal Governo anche nel DEF 2016 presentato proprio in questi giorni.
I principali aspetti della riforma, infatti, oltre al rilievo per l’ assetto democratico delle istituzioni, possono contribuire a determinare conseguenze positive in termini di sviluppo economico e crescita del Paese. Si fa riferimento, in particolare, al miglioramento della capacità decisionale del Parlamento dovuto al superamento del bicameralismo paritario tramite la creazione del Senato rappresentativo di regioni ed enti locali, alla conseguente semplificazione procedurale e alla riduzione dei tempi dell’ iter legislativo, all’ attribuzione di una corsia preferenziale alle iniziative legislative del Governo. Di significativa importanza è poi il riassetto delle competenze legislative tra Stato e regioni, che tramite l’ eliminazione della legislazione concorrente e la riattribuzione allo Stato di materie fondamentali per la politica economica, dovrebbe assicurare uno sviluppo maggiormente uniforme e più rapido di tutti i territori.

In allegato una nota  di analisi e spiegazione dei principali contenuti della riforma, e il testo della legge pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.88 del 14 aprile (il testo non ha ancora una numerazione identificativa che verrà data solo dopo la promulgazione da parte del presidente della Repubblica successivamente al referendum.

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