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Quattordicesima pensionati 2023: messaggio INPS n. 2178/2023

Pubblicato il 26 Giu, 2023

Come tutti gli anni, con la mensilità di luglio sarà erogata dall’INPS ai pensionati aventi diritto la somma aggiuntiva (c.d. quattordicesima).
La prestazione sarà attribuita d’ufficio ma chi non dovesse riceverla e ritenesse di averne comunque diritto dovrà presentare domanda la domanda di “ricostituzione reddituale per quattordicesima”, a questo proposito invitiamo a indirizzare gli interessati al Patronato CISL INAS.
Con il messaggio n. 2178/2023 allegato, l’INPS precisa inoltre che la quattordicesima sarà attribuita con la mensilità di dicembre 2023:

  • per coloro che appartengono alle Gestioni gestite nei sistemi integrati, vale a dire gestione privata, ex Enpals, gestione pubblica con pensioni liquidate con il sistema Invalidità Vecchiaia e superstiti se raggiungono il requisito anagrafico di 64 dal 1° agosto al 31 dicembre 2023;
  • per coloro che appartengono alla Gestione pubblica che raggiungono il requisito anagrafico di 64 anni dal 1° luglio al 31 dicembre 2023;
  • per coloro che sono diventati titolari di pensione nel corso del 2023 e che rientrino nei limiti anagrafici e reddituali previsti.
    Con il trasferimento di INPGI 1 all’INPS dal 1° luglio del 2022, il beneficio spetta anche ai pensionati ex INPGI in possesso dei previsti requisiti.

Per quanto riguarda i redditi da prendere a riferimento per la concessione del beneficio, l’INPS ricorda che:

  • viene preso in considerazione il reddito annuo del richiedente;
  • che in caso di prima concessione nel corso del 2023 devono essere considerati tutti i redditi posseduti dal soggetto nel 2023;
  • che in caso di concessione successiva alla prima, quindi se la prestazione è già stata attribuita prima del 2023, devono essere presi in considerazione i redditi di prestazioni per le quali sussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centrale pensionati conseguiti nel corso del 2023 e anche i redditi diversi che siano stati conseguiti nel 2022. A questo proposito in assenza di informazioni rispetto ai redditi diversi 2023 o 2022 l’INPS ha preso in considerazione i redditi fino al 2019.

Per quanto riguarda la tabella dei limiti reddituali applicabili nel 2023 e il corrispondente importo della somma aggiuntiva spettante rinviamo alla lettura del messaggio allegato.

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