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3 dicembre Giornata Internazionale delle persone con disabilità. Furlan: “Riconosciamo la fragilità che è in noi ed intorno a noi”

Pubblicato il 3 Dic, 2020

Giornata Internazionale disabilit3 dicembre 2020 – “Troppo spesso si pensa che la disabilità sia una problematica che riguarda qualcun altro, invece riguarda ciascuno di noi, come ci ricorda l’Oms”. Così Annamaria Furlan  nel suo articolo dalle pagine de “Il Dubbio” in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità dichiarata dall’ONU nel 1981, che la vedrà anche ospite, insieme ai Segretari di Cgil e Uil Landini e Bombardieri,  della trasmissione in onda su Rai Due “O anche no. Il Lavoro è di tutti” per presentare tre storie di lavoro e successo  che vedono protagonisti persone con disabilità.

Una giornata che importante, prosegue Furlan, “per riflettere su come e quanto i diritti delle persone con disabilità vengono rispettati nel nostro Paese. “La disabilità non deve costituire una barriera per una vita piena e dignitosa, in condizioni di parità con ciascuna altra persona del mondo. In Italia lavorano solamente meno di 4 persone con disabilità su 10”, ricorda la leader Cisl. “Il 21% delle persone con disabilità è invece in cerca di un lavoro che fatica ad arrivare. C’è ancora troppa poca attenzione su questo tema, sui problemi di tante persone disabili o con gravi patologie che in questa emergenza da Covid-19 hanno avuto difficoltà ad essere riconosciuti come “lavoratori fragili” ed avere diritto a lavorare con accomodamenti ragionevoli, in smartworking, o a fruire di un congedo retribuito se giudicati inidonei. Bisogna fare di più per queste persone“, aggiunge la Furlan. 

“Per un periodo più o meno lungo della propria vita ciascuno di noi può trovarsi in condizione di disabilità, per una malattia, un incidente, purtroppo spesso per un infortunio sul lavoro, o per altre problematiche. Pensiamo anche al tema della non autosufficienza: non abbiamo ancora una legge quadro che stanzi risorse sufficienti, indirizzi azioni e politiche, che orienti verso un sistema socio-assistenziale di qualità. Solo se apriamo gli occhi ed il cuore e riconosciamo le persone straordinarie che sono attorno a noi saremo sempre più capaci di ascoltarle, accoglierle, riconoscere ogni singolo diritto che hanno, esattamente come ciascuno di noi”,

“Uno studio della Cisl del Lazio –puntualizza la Segretaria generale della Cisl- ha rilevato come più del 74% delle persone con disabilità che lavorano sono molto preoccupate del proprio futuro ed il 47% ha sofferto nel periodo emergenziale soprattutto per la mancanza di relazioni”.

La Cisl –ricorda Furlan- è stato il primo sindacato d’Europa che si è dotato di un responsabile nazionale per disabilità: Falvio Cocanari, scomparso l’8 febbraio del 2004”. Cocanari è stato il primo sindacalista italiano ad occuparsi, dagli inizi degli anni ’80, del problema dell’ inserimento dei disabili nel mondo del lavoro. Componente della Commissione Nazionale Handicap presso la Presidenza del Consiglio, ha rappresentato la Cisl nella Commissione interministeriale per le politiche dell’handicap presso il dipartimento affari sociali della Presidenza del Consiglio.

“Flavio –prosegue Furlan- ci ha sempre invitato a guardare alla concretezza dell’azione sindacale, ad essere agenti del cambiamento, a non accettare le ingiustizie. Ed è proprio nel premio Cisl a lui dedicato che abbiamo raccolto alcune storie di vita, di persone che grazie a chi le ha supportate nell’eleminare le ‘barriere’, sono riuscite a raggiungere i propri obiettivi”.

 

http://www.youtube.com/watch?v=hNYAWCBd-1c&feature=emb_title

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