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Caporalato. Sit in dei sindacati Roma. “Il Governo approvi il ddl per ridare centralità alla battaglia contro lo sfruttamento del lavoro rurale”

Pubblicato il 19 Lug, 2016

Roma, 19 luglio 2016 – “Siamo vicini ai lavoratori dell’agricoltura ed alla Fai Cisl, che insieme alle altre Federazioni di Categoria manifesta oggi a Roma per invocare l’immediata approvazione da parte del Senato dell’importante disegno di legge contro il caporalato”.  Così Annamaria Furlan, Segretaria Generale della Cisl sulla mobilitazione  unitaria di oggi con presidio in Piazza del Pantheon a Roma, cui partecipano oltre 500 delegati provenienti da tutta Italia, per chiedere l’approvazione da parte della Commissione Agricoltura del Senato del disegno di legge che contiene importanti misure per la lotta al caporalato.

“Bisogna ridare centralità alla battaglia contro lo sfruttamento del lavoro rurale -ha aggiunto la leader della Cisl – aggiornare ed estendere le responsabilità penali, mettere in campo strategie partecipate che valorizzino l’apporto delle Parti Sociali nelle strategie di contrasto agli abusi ed al mancato rispetto dei diritti e delle tutele per i lavoratori. Occorre dare voce a centinaia di migliaia di lavoratori migranti che lavorano in condizioni massacranti e che si trovano senza alcun diritto. La certezza dei diritti costituzionali e contrattuali si garantisce con ispezioni capillari e mettendo in campo una vera progettazione sociale. Servono misure capaci di assicurare legalità ed azioni in grado di rilanciare il ruolo della contrattazione nelle politiche di integrazione, di sicurezza, nelle politiche abitative e nei trasporti. E’ arrivato il momento di unire le forze: Istituzioni e Parti sociali devono difendere insieme le ragioni del lavoro dignitoso e sostenere gli sforzi delle aziende sane, virtuose, rispettose delle regole e dei contratti. E’ un impegno dal quale dipende la vita di migliaia di persone, la crescita e lo sviluppo del nostro sistema produttivo e la dignità di un Paese che vuole dirsi civile”.

“Non c’è più tempo, il ddl contro il caporalato va approvato immediatamente”- ha detto dalla sua Luigi Sbarra, Segretario Generale della Fai Cisl. “Sappiamo di trovare nel presidente del Senato Pietro Grasso una spiccata sensibilità sui temi della legalità e del contrasto allo sfruttamento. Chiediamo alla seconda carica dello Stato di accelerare i lavori a Palazzo Madama utilizzando tutti gli strumenti a disposizione. Il provvedimento deve arrivare al voto finale prima della pausa estiva”.

“Il ddl 2217, annunciato quasi un anno fa e ancora fermo in Parlamento, recepisce importanti richieste del sindacato verso un’estensione delle norme penali e la valorizzazione della bilateralità nella Rete del lavoro di qualità. Passi indispensabili per imprimere un impulso decisivo ad una controffensiva che per essere efficace deve essere partecipata. Tra pochi giorni migliaia di lavoratori saranno chiamati sui campi in occasione delle grandi raccolte estive. Non si può attendere oltre: il ddl deve diventare legge prima della chiusura agostana del Parlamento. Serve un segnale forte di coesione, che metta in chiaro la determinazione delle istituzioni a fronteggiare questa piaga”.

Governo, Regioni, mondo del lavoro e delle imprese, aggiunge Sbarra, “devono aprire una stagione di collaborazione finalizzata ad innalzare le tutele ed elevare la qualità lavoro agricolo. Per questo è indispensabile anche una normativa sui voucher più giusta e affidata alla contrattazione, l’avvio sui territori dei progetti di sistema prefigurati con il Protocollo del 27 marzo, lo sblocco e l’approvazione dei contratti provinciali del lavoro a partire dalle piattaforme già consegnate alle nostre controparti”. “Una cosa è certa – conclude Sbarra – dopo la grande manifestazione nazionale unitaria di Bari, che ha visto sfilare per i diritti oltre 15 mila braccianti, e dopo il sit-in di oggi, la mobilitazione unitaria del Sindacato agricolo non si ferma. Andremo avanti sino a quando non vedremo fatti concreti”.

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