È in corso in tutta Italia la “Maratona per la Pace”, l’iniziativa promossa dalla CISL per rilanciare un forte appello alla responsabilità, alla solidarietà e al rispetto dei diritti umani.
Una grande catena di eventi e di momenti di riflessione, a cui stanno partecipando nei territori migliaia di iscritti e cittadini, organizzati dalle strutture regionali e di categoria del sindacato, e aperti alla partecipazione della società civile, per dire con forza no a ogni conflitto e violazione della dignità umana.
Al centro dell’impegno della CISL vi è una difesa coraggiosa e coerente della pace, costruita attraverso il dialogo e azioni concrete: sostegno alle vittime delle guerre, solidarietà verso i popoli colpiti e promozione di percorsi di convivenza.
Negli ultimi anni la Confederazione di via Po ha espresso con convinzione, anche attraverso una raccolta di fondi, la propria vicinanza al popolo ucraino, vittima dell’invasione russa, ma ha sostenuto con determinazione anche la ricerca della pace in Medio Oriente, sollecitando più volte il cessate il fuoco e ribadendo la formula “Due popoli, due Stati” come unica via per garantire sicurezza e futuro a israeliani e palestinesi.
“Nessuna guerra è inevitabile, ogni conflitto può trovare una via di dialogo: la dignità della vita umana deve restare il fondamento di ogni futuro possibile.”
Questo è il messaggio che accompagna in tutte le regioni la Maratona per la Pace, un’iniziativa della CISL che vuole unire e non dividere, che chiama tutti alla responsabilità e all’impegno concreto.
La tappa finale della Maratona sarà una grande Assemblea nazionale in programma il 15 novembre presso l’Auditorium del Massimo a Roma.
Nel corso della giornata, la CISL consegnerà al Presidente della Croce Rossa Italiana le somme raccolte in tutta Italia con la campagna “SOS Gaza”, destinate a sostenere gli interventi umanitari per la popolazione civile colpita da una crisi senza precedenti.
Con la “Maratona per la Pace”, la CISL rilancia un messaggio chiaro e universale: la pace non è un’utopia, ma una scelta quotidiana che richiede coraggio, dialogo e solidarietà.
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