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Confronto tra Governo e sindacati sui provvedimenti per il mondo del lavoro. Sbarra: “Alcune misure vanno in direzione di sostenere i redditi bassi e incentivare l’occupazione. Aspettiamo di leggere i testi”

Pubblicato il 29 Apr, 2024

“Il governo ha presentato alcune misure che saranno contenute nel decreto coesione di prossima approvazione in Cdm. Si annuncia un provvedimento molto articolato e complesso che tiene insieme tre temi: il rilancio e l’integrazione delle politiche di coesione, alcune misure riguardanti le partite fiscali, e il rafforzamento degli incentivi finalizzati all’occupazione stabile soprattutto femminile e giovanile”. Lo ha detto il leader Cisl, Luigi Sbarra, al termine dell’incontro a palazzo Chigi.

“Ovviamente ci riserviamo di leggere il testo ufficiale del decreto per esprimere un giudizio politico non appena avremo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Alcune misure vanno nella direzione delle rivendicazioni che come Cisl abbiamo sempre avanzato in questi mesi.
Condividiamo in particolare la riforma delle politiche di coesione, la forte integrazione tra i fondi strutturali 21-27, il Pnrr e altre risorse nazionali con l’obiettivo di accelerare gli investimenti, favorire la crescita ed il lavoro con lo sguardo rivolto alla qualità della spesa soprattutto nelle aree del Mezzogiorno.
Bene che il governo abbia già firmato 17 accordi regionali di coesione per una piena e coordinata azione di utilizzazione delle risorse comunitarie. Abbiamo chiesto di andare speditamente verso la messa a terra degli interventi condizione necessaria per fare politiche di sviluppo, di efficacia della spesa, di qualità e stabilità dell’occupazione.
Sul fronte fiscale il governo conferma, contrariamente ad alcune anticipazioni che erano girate in questi ultimi giorni, la detassazione dei premi di risultato e la partecipazione agli utili delle aziende con la cedolare al 5 per cento così come è adesso. Non si parla di modifica delle agevolazioni fiscali degli enti bilaterali o per la RITA così come era trapelato in questi giorni.
Si definisce un bonus di 100 euro da corrispondere nel mese di gennaio alle famiglie con almeno un figlio o alle famiglie monogenitoriali nella prospettiva di sostenere il reddito di fasce deboli e popolari.
Sul mercato del lavoro si rafforza il sistema degli incentivi all’occupazione giovanile femminile e nelle aree meridionali in modo particolare con una maxi deduzione da far valere nei prossimi anni per chi assume con contratto a tempo indeterminato.
Prima misure importanti ma occorre fare di più per aumentare i salari, rinnovare i contratti, tagliare le tasse anche al ceto medio, rafforzare la battaglia per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, cambiare le pensioni, rilanciare il Mezzogiorno”.

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