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Contrattazione. Firmati a distanza di meno di 24 ore gli accordi sulla riforma del modello contrattuale dell’artigianato e del commercio

Pubblicato il 24 Nov, 2016

artigianato1Roma, 24 novembre 2016. “Il tema della contrattazione attraverso gli accordi tra le parti sociali -ha dichiarato la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan- e’ diventato di nuovo un tema importante e centrale per lo sviluppo e la crescita, per la qualita’ del lavoro e la qualita’ di quello che si produce, e gia’ questo e’ una cosa molto positiva. Si conferma la validita’ del contratto nazionale, in modo particolare in un paese di tante pmi e si rafforza la contrattazione di secondo livello territoriale e aziendale soprattutto sul tema della produttività”. “Siamo davanti a grandi cambiamenti nel lavoro, siamo davanti, ci auguriamo davvero – avverte -, a grandi investimenti di innovazione e ricerca, ed e’ evidente che il tema della produttivita’ deve essere fortemente legato alla qualita’ del lavoro, ai percorsi di formazione dei lavoratori e alla partecipazione”.

Accordi che assumono dunque un valore politico che va al di la’ del contenuto della contrattazione quelli siglati finora tra sindacati e associazioni datoriali nell’ambito del confronto sulla riforma del modello contrattuale iniziato lo scorso marzo con Confapi.

Siglati infatti nella giornata di ieri tra i segretari generali di CGIL CISL UIL ed i presidenti delle organizzazioni imprenditoriali del settore artigiano (Confartigianato, CNA, CASA e CLAAI) gli accordi su rappresentanza e detassazione. “E’ un’ intesa importante che crea le premesse per contratti di lavoro molto innovativi ed efficaci, con un modello piu’ snello e con piu’ certezze, in modo da venire incontro alle esigenze delle aziende ed alle aspettative dei lavoratori” ha commentato a caldo Annamaria Furlan. “Ma questo accordo insieme agli altri che firmeremo nei prossimi giorni con le altre associazioni imprenditoriali assume anche un valore politico che va al di la’ del contenuto della contrattazione: testimonia la volonta’ delle parti sociali di svolgere pienamente ed autonomamente il proprio ruolo responsabile come un elemento centrale della societa’ italiana e di cui non si puo’ fare a meno, superando anche vecchi e nuovi luoghi comuni ed i pregiudizi di chi riteneva non più indispensabile il ruolo dei corpi intermedi”, conclude.

confcommercioE’ di stamattina invece la firma dell’accordo tra Confcommercio e Cgil Cisl e Uil sul nuovo modello contrattuale e un nuova sistema di relazioni sindacali. A siglare l’intesa il presidente Carlo Sangalli per le imprese del terziario associate ed i segretari generali Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Obiettivo dell’intesa rilanciare la produttività ed impedire il dumping contrattuale. “La produttività aziendale -spiega Furlan- sarà legata alle scelte che farà Governo su investimenti, innovazione,ricerca. Rimane un accorodo importante per ridare slancio alla contrattazione e alla partecipazione dei lavoratori. L’accordo siglato tra Confcommercio e sindacati  segnala che c’è la volontà di contribuire alla crescita e allo sviluppo del paese.  E’ un buon segnale di volontà – ha detto – di contribuire davvero alla crescita e allo sviluppo. Nell’accordo è importante il richiamo che come parti sociali facciamo al Governo per un impegno per una serie di interventi di sistema sul tema della produttività. Avere la consapevolezza che la produttività è fortemente legata alle scelte del paese sugli investimenti e innovazione, sottolinea la capacità delle parti sociali di rendere il lavoro un elemento protagonista”. Furlan sottolinea poi l’importanza, all’interno dell’accordo, della misurazione sulla rappresentanza anche datoriale “Definire la rappresentanza per sindacati e organizzazioni datoriali – ha spiegato – ci consente di dare risposte certe al mondo che noi rappresentiamo. L’accordo -ha concluso- è un grande riconoscimento di come il mondo della parti sociali ha saputo rispondere alla terribile crisi che ha investito il paese”.

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