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Contrattazione. Furlan a Boccia: “Non c’è più tempo da perdere, subito un accordo per innovare le relazioni industriali”

Pubblicato il 25 Mag, 2017

 25 maggio 2017- “Ringrazio il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, per le cose che ha detto ieri: ma ora dobbiamo fare un accordo sul nuovo modello contrattuale ed innovare le relazioni industriali nel nostro paese”. Lo ha detto oggi la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, a Santa Margherita di Pula in Sardegna a margine del Congresso nazionale della Fisascat Cisl. “Dobbiamo caratterizzare la contrattazione di secondo livello per gestire i necessari cambiamenti, in particolare i processi formativi, in modo da accompagnare i lavoratori anche da un lavoro ad un altro. Lo abbiamo già fatto bene con Confcommercio nei mesi scorsi. Per questo a Confindustria diciamo: non c’è più tempo da perdere. Basta mettere il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi in bella copia e bella grafia e poi gestirlo. Ma l’innovazione prevede anche una partecipazione organizzativa più forte dei lavoratori ma anche quella azionaria, facendo finalmente diventare legge senza tentennamenti i progetti che da tempo giacciono in Parlamento sulla partecipazione dei lavoratori”. Furlan ha poi fatto un altro passaggio sulla relazione di ieri del Presidente di Confindustria Boccia. “Ieri il Presidente di Confindustria ha chiesto più Europa sia sul piano politico sia sul piano delle scelte economiche ed ha fatto bene. Facciamo insieme questa battaglia per l’Europa. La Cisl da anni si batte per cambiare il fiscal compact e per rilanciare la prospettiva degli Stati Uniti d’Europa. In queste giornate di lutto e di dolore dopo il terribile attentato di Manchester ci sentiamo tutti cittadini Europei, siamo tutti inglesi, francesi, tedeschi. Ma questo sentimento di solidarietà e di comunità purtroppo svanisce dopo alcuni giorni. Abbiamo bisogno invece dell’Europa portatrice di pace capace di dialogare con gli Stati Uniti in un rapporto di reciprocità perché noi continuiamo a credere nella pace e non nella guerra. Sono temi importanti su cui mobilitare la coscienza dei nostri iscritti nei posti di lavoro e nei territori”.

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