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Coronavirus. I leader di Cgil Cisl Uil scrivono alle associazioni datoriali ed al Premier Conte: “Pronti a sospendere le attività lavorative ed i servizi facendo ricorso agli ammortizzatori sociali e con accordi regionali”

Pubblicato il 10 Mar, 2020

Roma, 10 marzo 2020. “Cari Presidenti, la drammaticità della situazione e le misure urgenti, varate ieri dal Governo, per contenere la diffusione del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale, ci impongono di affrontare insieme una nuova situazione e valutare iniziative immediate a salvaguardia della salute delle lavoratrici e dei lavoratori, in tutti i luoghi di lavoro e nel Paese. Ad oggi registriamo in molti luoghi di lavoro l’estrema difficoltà di rispettare le disposizioni previste dei diversi DCPM per il contenimento dell’infezione da coronavirus“. Lo scrivono i Segretari generali di Cigl Cisl Uil, Landini, Furlan e Barbagallo, in una lettera indirizzata ai presidenti delle associazioni datoriali ed inivata  per conoscenza al Presidente del Consiglio dei Ministri, Conte.
“Fermo restando la diversità delle situazioni nelle singole Regioni -proseguono i leader delle confederazioni sindacali-  e la necessità di garantire i servizi essenziali e le attività che si ritengono indifferibili, pensiamo sia il momento di concordare, ove ritenuto necessario, una riduzione modulata (dal rallentamento fino alla sospensione momentanea) della attività lavorativa manifatturiera e dei servizi, utilizzando al tal fine gli ammortizzatori sociali legislativamente disponibili o che saranno resi disponibili dai provvedimenti che sono in discussione e, ove se ne conviene, gli strumenti previsti dai CCNL.
Lavorare in sicurezza e tutelare la salute nei luoghi di lavoro per sconfiggere il Virus sono la condizione necessaria per rilanciare, il più presto possibile, la nostra economia e difendere l’occupazioneDa qui al 3 aprile (data in cui scadono i decreti del Governo) ed in ogni caso fino al contenimento definitivo del Virus servono un coordinamento ed una azione comune.
Ci rivolgiamo a voi affinché sia possibile mandare messaggi comuni e chiari alle lavoratrici e ai lavoratori ed ai datori di lavoro. L’obiettivo, attraverso un coinvolgimento delle strutture locali datoriali sindacali e le Istituzioni regionali, è di negoziare intese specifiche capaci a livello territoriale e nei luoghi di lavoro, di gestire la situazione difficile ed inedita che ci troviamo a dover affrontare.

Vi proponiamo, infine, di rivolgerci comunemente al Presidente del Consiglio, che ci legge per conoscenza, affinché nel prossimo decreto siano prese adeguate decisioni sul sistema degli ammortizzatori sociali e tutti gli interventi di sostegno al lavoro, alle famiglie e alle imprese”.

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