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Energia. Sbarra: “Urgente fissare tetto europeo al prezzo del gas. Serve responsabilità da tutti i Governi come sostiene giustamente Mattarella”

Pubblicato il 9 Set, 2022

 “Ha pienamente ragione il nostro Capo dello Stato,  Sergio Mattarella, quando sostiene che se il tetto al prezzo del gas, proposto dall’Italia all’Unione europea già quattro mesi fa, fosse stato adottato allora, avremmo evitato alcune delle conseguenze del rincaro dell’energia. Speriamo che ora i Governi europei trovino una linea comune di responsabilità non solo sul limite al prezzo dell’energia importata ma anche sul rifinanziamento del Fondo Sure per sostenere lavoro e ammortizzatori sociali e reddito dei lavoratori“. È quanto ha sottolineato oggi Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a Formello intervistato alla V edizione del “Viaggio tra le idee”, l’evento promosso dall’Associazione ltaca 2.0. “Sul piano nazionale occorre un intervento forte di compensazione: un sostegno solido a lavoratori, pensionati, famiglie e imprese che in questa fase sono tutti sulla stessa barca. La Germania ha appena approvato un pacchetto di misure da 65 miliardi ed il Regno Unito, ha messo in campo oltre 100 miliardi per aiutare famiglie e imprese. Noi non possiamo limitarci a misure tampone, i provvedimenti adottati dal Governo nei mesi passati vanno nella giusta direzione ma devono essere rafforzati. Se oggi non mettiamo in campo una cubatura adeguata di risorse sulla coesione, domani ci ritroveremo ad affrontare una spesa moltiplicata per dieci per far fronte agli effetti dello tsunami sociale ed economico: aziende chiuse, disoccupazione alle stelle, povertà e marginalità sociale, consumi a picco” ha aggiunto il leader Cisl. “Alle forze politiche chiediamo concretezza, responsabilità e apertura al protagonismo sociale. Presenteremo martedì prossimo l’Agenda Cisl. Una piattaforma programmatica con le nostre priorità che speriamo possa essere condivisa dal fronte sociale riformista. Dobbiamo ritrovarci in un perimetro di corresponsabilità sociale. Dal 26 settembre dovrà essere questo il vero “obiettivo comune”: definire insieme un progetto-Paese. Accelerare investimenti pubblici e privati a cominciare dall’attuazione partecipata del Pnrr, costruire una Legge di Stabilità dal profilo espansivo e anticiclico, aprire il cantiere delle riforme per l’Italia che verrà”.   

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