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Forum Formazione a Cernobbio
Lavoro. Sbarra: “Necessario investire risorse nella formazione. Serve un nuovo Statuto della Persona nel mercato del lavoro.”

“Il nuovo governo, oltre ad affrontare attraverso il dialogo con le parti sociali le emergenze economiche del Paese, dovrà mettere al centro della sua azione il tema di come offrire ai nostri giovani un’occupazione di qualità, stabile e sicura. Il migliore investimento che possiamo fare, il più redditizio, è quello sulla formazione, perché questo renderà le nostre imprese più competitive, la nostra occupazione più stabile e il nostro Paese più attrattivo per i capitali e per i talenti stranieri”. È quanto ha sottolineato oggi a Cernobbio il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, al forum sulla formazione del fondo interprofessionale For.te.

“La formazione come diritto/dovere soggettivo è il perno intorno a cui sviluppare politiche istituzionali e contrattuali per la riqualificazione delle professionalità e insieme una moderna idea di partecipazione. Bisogna investire risorse nel sistema duale e nei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, che non può essere messa in discussione a causa purtroppo di alcuni tragici eventi. Va promosso  l’apprendistato, facendone una via privilegiata per preparare professionalità di difficile reperimento e per accedere in modo stabile al mercato del lavoro.
Servono percorsi di apprendimento continui e che coinvolgano tutti: occupati, disoccupati, cassintegrati, per sviluppare le competenze di base e quelle specialistiche, con uno sforzo particolare su quelle digitali. E bisogna spostare il baricentro “dal posto di lavoro alla persona nel mercato del lavoro” con una rete istituzionale, contrattuale e bilaterale che consenta di affrontare tutte le transizioni. È ciò che sta alla base della proposta della Cisl di un nuovo Statuto della Persona nel mercato del lavoro, che vuol dire aprire un cantiere di elaborazione congiunta di tutti gli attori sociali, economici e istituzionali, con il comune obiettivo di tutelare e proteggere la persona in ogni fase e in ogni transizione della sua vita lavorativa”.

E a margine dell’iniziativa il leader della Cisl, in vista della Manifestazione di Cgil, Cisl Uil sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che si terrà domani a Roma ha sottolineato: “Non si può morire di lavoro. Non c’è lavoro dignitoso e stabile senza sicurezza. Per questo domani scenderemo in piazza a Roma unitariamente dopo una settimana di assemblee e di mobilitazione nei territori. Di fronte alla strage nei luoghi di lavoro che si verifica ogni giorno nel nostro paese non basta solo indignarsi  o esprimere il doveroso cordoglio collettivo alle tante famiglie la cui vita viene in maniera irreparabile distrutta da queste tragedie. Oltre mille e trecento persone ogni anno muoiono, in migliaia di ammalano o restano infortunate per tutta la vita. È uno scenario indegno per un paese che si dice ‘“fondato sul lavoro”. Vogliamo lanciare un segnale forte alle istituzioni, alla politica, alle imprese: bisogna fermare questa lunga scia di sangue. È necessario rafforzare vigilanza e controllo nei luoghi di lavoro ed un forte investimento su prevenzione e formazione”.   

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