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Giornate mondiali della sicurezza e delle vittime amianto. Le iniziative di Cgil Cisl Uil. Sbarra: “Lavoriamo uniti per tenere insieme lavoro, produzione, diritti, tutele, sicurezza e salute”

“Lavoriamo uniti, in maniera responsabile per tenere insieme lavoro e produzione, diritti e tutele dei lavoratori, sicurezza e salute. Basta morti sul lavoro”. Così il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra nella Giornata Mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro e per le vittime dell’ amianto, oggi 28 aprile, in cui si ricordano le migliaia di lavoratrici e lavoratori che muoiono nei luoghi di lavoro.

“Sicurezza e protezione possono e devono andare di pari passo. E anzi, nel loro incrocio, c’è quell’innovazione che unisce buon lavoro, maggiore produttività, sostenibilità ambientale e sociale”  ha detto Sbarra, nel suo contributo video all’iniziativa promossa da Cgil Cisl e UIl per l’occasione in diretta streaming su facebook ed i siti istituzionali delle tre confederazioni.  “Da anni continuiamo a contare le vittime. Una interminabile scia di morti, di malattie, di infortuni che sfregiano il senso di giustizia ed i valori della nostra Costituzione. La data di oggi è allora un’occasione preziosa per tornare a fare pressing, insieme alle associazioni delle vittime dell’amianto, sui decisori pubblici, sulle aziende, sulle istituzioni di ogni livello”, ha aggiunto il leader della Cisl.
“Vogliamo e dobbiamo tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica, degli enti e delle amministrazioni. Perché l’amianto, a quasi 30 anni dalla legge che lo ha messo al bando, provoca ogni anno oltre 3000 morti. E si tratta di un numero sicuramente sottostimato, che non tiene conto delle persone malate di patologie connesse all’amianto ma decedute a causa del COVID”. Per Sbarra “non ci sono più alibi per non agire. Abbiamo le competenze, le risorse, gli strumenti tecnologici per agire. Quello che serve ora è reale volontà politica. Servono più investimenti e maggiore coordinamento tra soggetti di ogni livello per arrivare a tre obiettivi: bonificare le aree, informare e divulgare gli effetti ambientali e sanitari dell’amianto, potenziare la rete di alleanze tra operatori sanitari. Le risorse del Recovery Plan vanno messe a disposizione anche per finanziare i piani di risanamento, delle scuole, degli ospedali e di tutti gli edifici pubblici. Per quanto riguarda il privato si dovrebbe estendere e rendere strutturale il super bonus (110%). La questione delle bonifiche comporta, a monte, il problema del censimento e della mappatura sulla presenza di amianto, delegata alle singole Regioni. E, a valle, quello dello smaltimento. Bisogna rispondere con un grande investimento su queste due priorità, elevando presidio ed ispezioni e costruendo nuovi siti di stoccaggio per amianto. La prevenzione, la salute e la sicurezza, le bonifiche, l’ambiente, lo sviluppo eco-sostenibile sono tutte facce della stessa medaglia, temi sui quali dobbiamo lavorare uniti, in maniera responsabile, coesa, concertata, per tenere insieme lavoro e produzione, diritti e tutele dei lavoratori, sicurezza e salute dei cittadini. Lo dobbiamo, sopratutto, alla dignità ferita di un Paese che vogliamo finalmente senza vittime sul lavoro”.

All’iniziativa web hanno partecipato i tre segretari generali, Pierpaolo Bombardieri, Maurizio Landini e Luigi Sbarra.
“Una giornata così importante che ne vale due. Doppio appuntamento, impegno doppio. Non solo celebrare, ma ragionare e agire per il cambiamento”,  il titolo dell’appuntamento andato in onda  dalle ore 10 alle ore 12.30  trasmesso  in diretta sulle pagine Facebook e sui siti istituzionali di Cgil, Cisl e Uil.

Hanno partecipato inoltre i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Rossana Dettori, Angelo Colombini e Ivana Veronese; il Presidente dell’Inail Franco Bettoni; il Presidente del Comitato del Fondo per le vittime di amianto Elio Munafò;  oltre ad interventi e testimonianze di alcuni lavoratori. .

“Occorre investire sulla competenza sulla formazione e sull’informazione” ha detto dalla sua il Segretario confederale Cisl, Angelo Colombini al webinar “L’ impatto della pandemia, i cambiamenti sul lavoro e sulla salute e sicurezza” osservando come la pandemia abbia “rideterminato anche il ruolo del sindacato nei luoghi di lavoro. .L’accordo sulle vaccinazioni nei luoghi di lavoro – ha poi osservato –  è un modello di relazioni industriali da estendere anche su altri temi. E’un accordo “importante –ha osservato – però Il tema delle vaccinazioni va affrontato sempre di più all’interno di una dimensione mondiale”.

Più in generale il segretario confederale ha sottolineato la necessità di “tenere sotto controllo malattie professionali come quelle determinate dall’amianto ma anche molte altre malattie professionali, e dobbiamo fare in modo che si possano usare prodotti differenti che non mettano in difficoltà la salute dei nostri lavoratori ed anche dei nostri cittadini dal punto di vista dell’inquinamento. Perché un prodotto fatto bene, un prodotto che tiene in considerazione della salute dei lavoratori e delle lavoratrici vuol dire che è un prodotto che tiene conto anche della salute dei cittadini. E’ questo un investimento che dobbiamo fare”.

Il doppio appuntamento è stato articolato in due panel:

 Introduzione:
Ivana Veronese, Segretaria confederale UIL Salute e sicurezza sul lavoro:
Angelo Colombini, Segretario confederale CISLFranco Bettoni, Presidente INAILTestimonianze di rappresentanti sindacali PierPaolo Bombardieri, Segretario generale UIL Vittime dell’amianto:Rossana Dettori, Segretaria confederale CGILElio Munafò, Presidente Comitato Fondo Per le Vittime dell’AmiantoTestimonianze di rappresentanti sindacali Luigi Sbarra, Segretario generale CISL Conclusioni:
Maurizio Landini, Segretario generale CGIL

 

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