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Inaugurazione sede Cisl Veneto a Mestre. Sbarra: “Responsabilità e protagonismo per rispondere ai bisogni di lavoratori, pensionati e famiglie”

Pubblicato il 28 Giu, 2022

Aprire una nuova sede sindacale oggi significa costruire speranza specialmente in tempi così duri che rendono necessari nuovi avamposti della solidarietà, della partecipazione, della prossimità”. Lo ha detto oggi a Mestre il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, all’inaugurazione della nuova sede della Cisl regionale del Veneto. Presenti il segretario generale della CISL Unione Sindacale Regionale Veneto, Gianfranco Refosco, il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, l’ assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Regione del Veneto, Elena Donazzan.

“Far nascere oggi una nuova casa dei lavoratori, dei pensionati, delle famiglie significa non limitarsi a rivendicare, ma esercitare responsabilità e protagonismo per rispondere in prima persona ai bisogni profondi della nostra gente. E farlo a partire dal protagonismo sociale diffuso per guidare il cambiamento non inseguirlo, È questo il senso di ‘Esserci per cambiare’ come abbiamo scandito al nostro ultimo Congresso.

Per  ripartire c’è bisogno di coesione e coinvolgimento sociale. Per questo la Cisl continuerà ad essere quella splendida anomalia sindacale che trae la sua forza esclusivamente dalla delega dei lavoratori e pensionati. Qualità del lavoro, centralità della persona, contrattazione e bilateralità, autonomia e partecipazione, solidarietà e prossimità. È da questi valori che si costruisce una società più giusta ed equa

Intervenuto poi ai lavori del Consiglio Generale della Usr Veneto, il segretario generale della Cisl ha ribadito la necessità di “avviare una stagione nuova di relazioni sociali ed industriali, aprendo spazi di corresponsabilità e di partecipazione, per cambiare il nostro modello produttivo e di sviluppo. C’è in corso – ha aggiunto – un tentativo di indebolire il ruolo della contrattazione e delle parti sociali. E il salario minimo per legge è un esempio concreto dell’invadenza della politica sui temi sindacali”: ha osservato. “Il Governo apra un tavolo triangolare su salari, controllo di prezzi e tariffe, riforma pensioni e per un fisco che alleggerisca i redditi medio-popolari e imprese che assumano stabilmente, applichino i contratti e puntino sulla formazione” – ha concluso.

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