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Ius soli. Cgil, Cisl, Uil al “Cittadinanzaday” in piazza Montecitorio a Roma: “Al piu’ presto la riforma della legge sulla cittadinanza”

Pubblicato il 10 Ott, 2017

10 Ottobre 2017 – “Il riconoscimento della cittadinanza ai giovani figli di immigrati nati e cresciuti in Italia e’ un fatto di civiltà per il nostro Paese. Che senso ha un altro rinvio? Speriamo che ci sia un sussulto di responsabilita’ di tutte le forze politiche, approvando la legge sullo ius soli temperato e ius culturae prima della fine della legislatura”. Lo ha dichiarato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, nella giornata del Cittadinanza Day. “Sono quasi ottocento mila i ragazzi che non hanno la cittadinanza italiana ma che frequentano le nostre scuole dall’infanzia fino alle superiori. E’ semplicente assurdo disattendere l’appello accorato di questi giovani che non sono stranieri, ma sono nati e cresciuti in Italia insieme ai nostri figli. Ecco perche’ ci uniamo all’appello delle loro famiglie e degli insegnanti che oggi stanno manifestando insieme a tante associazioni ed ai sindacati a Roma. Noi siamo a sostegno di chi vuole andare avanti in Parlamento sullo Ius Soli. Continueremo a promuovere tutte le iniziative per sollecitare il varo della nuova legge sulla cittadinanza bloccata da oltre due anni al Senato. Approvare la legge, infatti, sarebbe un segnale di speranza e di rispetto per questi giovani che sono legati al nostro paese in maniera ormai indissolubile. Dare risposte concrete ai processi di integrazione in una società multiculturale è una conquista fondamentale ed imprescindibile per creare una vera coesione sociale nel nostro paese. La politica e quanti si fanno portavoce dei valori della democrazia e dell’ unità devono sapere ascoltare i bisogni di una società che cambia e si evolve e che per stare al passo con i tempi necessita di creare condizioni di pari opportunità, di integrazione e di non discriminazione”.”Chiediamo al Parlamento di votare entro la fine di questa legislatura la riforma della legge 91/92 sulla Cittadinanza, già approvata due anni fa dalla Camera, che introduce i concetti dello Ius soli temperato e dello Ius culturae”. Così in una nota congiunta a firma Kurosh Danesh e Selly Kane, responsabili Ufficio immigrazione Cgil nazionale, Liliana Ocmin, responsabile Immigrati Donne e Giovani Cisl nazionale, e Giuseppe Casucci, coordinatore Dipartimento politiche migratorie Uil nazionale in vista dell’iniziativa ‘Cittadinanza Day’, promossa da ‘#ItalianiSenzaCittadinanza’ e ‘L’Italia sono anch’io’ che si terrà domani 13 Ottobre prossimo in Piazza Montecitorio a Roma alle ore 16,30 –  cui le tre confederazioni hanno dato la loro adesione. 

“Con la nuova legge infatti – spiegano Danesh, Kane, Ocmin e Casucci – i minori figli di cittadini stranieri lungo soggiornanti (5 anni), nati e cresciuti in Italia o giunti sul nostro territorio entro il 12° anno di età, che abbiano frequentato regolarmente un ciclo di studi di almeno 5 anni potranno diventare, su richiesta di uno dei due genitori, cittadini italiani”.
“A scanso di equivoci e strumentalizzazioni politiche – continuano – va precisato che la nuova legge non riguarda gli immigrati irregolari, i minori non accompagnati e tutti coloro che continuano a sbarcare sulle nostre coste. I potenziali beneficiari di questo provvedimento sarebbero nell’immediato circa 800 mila, 643 mila nati nel nostro Paese e 166 mila studenti nati all’estero, mentre per il futuro si stimano circa 50 mila nuovi cittadini l’anno”.

Pertanto Cgil, Cisl, Uil “ritengono si tratti di una grande occasione di civiltà per l’Italia e credono fermamente che l’approvazione di questa legge rappresenti la base fondamentale per una politica di integrazione responsabile ed efficace, in grado di realizzare una convivenza civile e sociale basata realmente su valori fondanti e condivisi, come ci suggerisce la nostra Carta costituzionale”. “Continueremo ad impegnarci a tenere alta l’attenzione su questo tema insieme alle forze democratiche che vogliono un Paese aperto e civile”, concludono.

 

 

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