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Lavoro. Cisl: “Positivo l’incontro con il Premier Draghi verso l’ obiettivo del patto sociale”

Pubblicato il 7 Apr, 2022

“La Cisl giudica positivamente l’incontro che si è’ svolto oggi a Palazzo Chigi con il premier Draghi. “Il presidente Draghi, partendo dalla consapevolezza della gravità del momento e condividendo la necessità di poter contare sul contributo delle parti sociali nella ricerca di soluzioni alle varie problematiche, ci ha chiesto di inaugurare un nuovo metodo di confronto, da realizzarsi attraverso un  tavolo permanente,  che consenta di gestire le criticità  e valutare le soluzioni disponibili, finanche a strutturare un vero e proprio patto sociale. Su richiesta della Cisl ha poi convenuto che il tavolo politico debba essere preceduto e affiancato da tavoli tecnici di approfondimento delle singole materie.  Già nella settimana successiva a Pasqua, le parti sociali, comprese le rappresentanze delle imprese, saranno nuovamente convocate a Palazzo Chigi per avviare questo nuovo percorso, a partire dalla condivisione di obiettivi comuni”. È quanto sottolinea la Cisl in una nota.
“Abbiamo espresso piena condivisione di questo metodo, considerando, come più volte già detto nel recente passato, necessario giungere ad un nuovo patto sociale che declini complessivamente e armonicamente tutti gli interventi da fare per una ripresa del Paese su basi profondamente diverse da quelle che, già prima della pandemia e della guerra in Ucraina,  ne avevano minato la capacità di sviluppo e i livelli di benessere sociale. In un contesto ben più pesante e incerto di quello che aveva motivato i grandi accordi di concertazione degli anni ‘90, abbiamo oggi la necessità e l’opportunità di fissare, sullo schema dei grandi accordi di concertazione, nuovi obiettivi di sviluppo sociale ed economico sostenibili,  condividendo le strumentazioni necessarie a fronteggiare le criticità e sostenere la ripresa.
Tra i temi più caldi a cui la Cisl ha dato evidenza, spicca quello della protezione dei salari e delle pensioni pesantemente  colpiti dalle dinamiche  inflattive. Un tema da affrontare sia con interventi strutturali sui rinnovi contrattuali, da accelerare, considerato il grande numero di contratti scaduti, e da gestire comprendendo nell’indice di perequazione salariale  gli effetti  del rincaro di energia, gas e carburanti imputabili alla speculazione, sia con interventi congiunturali, di sostegno alle famiglie ed alle imprese, per i quali i 5 miliardi previsti dal DEF non sono sufficienti. Per tale ragione la Cisl ha chiesto al governo di reperire ulteriori risorse, anche attraverso uno scostamento di bilancio e una maggiore tassazione degli extra profitti delle aziende importatrici, produttrici e distributrici di energia, gas e carburanti. Abbiamo inoltre sollecitato la riattivazione del tavolo sulle pensioni, finalizzato a definire strumenti di protezione previdenziale  per i giovani penalizzati dalla discontinuità lavorativa; forme di maggiore flessibilità in uscita; nuove tutele per le lavoratrici madri; una specifica attenzione alla previdenza integrativa e infine la tutela dei trattamenti in essere, adempiendo a tutti gli aspetti contenuti nei patti sottoscritti nei mesi scorsi.
È altresì necessario fare il punto con il governo sullo stato di attuazione  delle misure e degli investimenti previsti nel Pnrr, di nuove politiche industriali ed energetiche, di ulteriore rafforzamento degli ammortizzatori sociali, di generazione di nuove politiche attive, investimenti in formazione e crescita delle nuove competenze, di politiche per la qualità del lavoro finalizzate ad impedire la degenerazione del precariato, senza però privare il mercato del lavoro della necessaria flessibilità.
Nel corso dell’incontro, abbiamo anche manifestato preoccupazione per il ritardo nell’approvazione della delega fiscale e diverse contrarietà rispetto al testo che si va profilando in Parlamento, a partire dall’ipotesi di mantenimento e rafforzamento della cosiddetta flat-tax e dall’insistenza su un modello di tassazione che privilegia i redditi da capitale e finanziari. Su questo tema abbiamo ribadito che la riforma fiscale deve restituire reddito a chi, lavoratori dipendenti e pensionati, da molti anni paga  la quasi totalità dell’IRPEF, senza creare ulteriori aree di privilegio. La Cisl, infine, auspicando che si possa compiere al più presto un percorso di pace, ha voluto manifestare condivisione e solidarietà al Governo nelle determinazioni assunte  per dare  supporto materiale alla resistenza ucraina  e sostegno alla popolazione civile che fugge dalla violenza dell’aggressore. Ogni sforzo in questa direzione troverà sempre la Cisl pronta a fare la propria parte” conclude la nota.

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