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Lavoro. Fumarola all’iniziativa della Fisascat Cisl sulla ricerca dell’ADAPT: “Contratti pirata nel terziario pratica che mina alle fondamenta il principio di equità”

Pubblicato il 16 Set, 2025

La rappresentatività le sue regole nel nostro Paese ce l’ha già. E chi continua a chiedere una legge, o non sa di cosa parla, o cerca alibi per non attenersi a quelle stesse regole. Esistono già norme vincolanti, costruite attraverso la contrattazione e l’autonomia collettiva, che si applicano anche al terziario. Basta leggere e applicare gli accordi interconfederali sulla rappresentanza, firmati nel 2015 con Confcommercio e nel 2017 con Confesercenti. Alla politica e alla magistratura chiediamo un sistema di controlli, anche incrociati, più efficace. E sanzioni più severe per chi omette o dichiara informazioni false nelle comunicazioni obbligatorie, inclusa la busta paga”. Lo ha detto oggi la Segretaria Generale della Cisl Daniela Fumarola a Roma all’Auditorium Donat Cattin di via Rieti dove ha concluso l’iniziativa della Fisascat Cisl sulla ricerca dell’ADAPT sulle tutele ed il contrasto al dumping contrattuale nel settore del terziario di mercato. Il dumping contrattuale nel terziario di mercato– ha aggiunto Fumarola- è una pratica che mina alle fondamenta il principio di equità nel mercato del lavoro e rischia di compromettere la tenuta stessa del sistema produttivo. La contrattazione “pirata” taglia senza pietà sia la parte retributiva che quella normativa garantita ai lavoratori. Con perdite che in un anno possono arrivare a diverse migliaia di euro solo per la parte salariale. Senza contare che al salario povero di oggi, corrisponderà una pensione da indigenti domani” – ha aggiunto Fumarola.
Il grande merito della ricerca di Adapt è quello di mettere sotto i riflettori un settore che oggi – piaccia o no – rappresenta la parte preponderante della nostra economia. Perché è proprio nel terziario di mercato che si concentra una buona parte dell’incremento occupazionale che stiamo registrando, specie tra giovani e donne. A cui corrisponde troppo spesso, però, un basso valore aggiunto, una forte pressione sul costo del lavoro e un’accentuata frammentazione del tessuto produttivo”, ha ammonito la leader Cisl che ha rilanciato la proposta di un patto sociale anche in vista della manovra di bilancio. “Bisogna remare tutti dalla stessa parte, cercando- istituzioni, forze politiche e parti sociali riformiste – la via comune di un patto della responsabilità che metta al centro protezione del lavoro, impulso all’impresa, sviluppo e coesione. Questo era e resta il nostro obiettivo. Ed il primo tassello di questo accordo è salute e sicurezza sul lavoro, sapendo che proprio la buona contrattazione, rappresenta uno strumento fondamentale per rafforzare la prevenzione e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori”, ha sottolineato la numero uno Cisl.