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Lavoro. Fumarola: “Sicurezza e tutela della salute, primo mattone di un patto tra Governo e parti sociali”

“Nel nostro Paese, continuiamo a contare oltre 1200 morti all’anno sul lavoro. È una ferita aperta. A queste si sommano centinaia di migliaia di infortuni e malattie professionali. Numeri da capogiro, che ci ricordano quanto la strada della prevenzione sia ancora lunga”. Lo ha detto oggi la Segretaria Generale della Cisl Daniela Fumarola a Roma presso la sede italiana del Parlamento Europeo intervenendo all’evento organizzato dal gruppo parlamentare di Forza Italia su Il Futuro del Lavoro è Sicuro: normativa, responsabilità prospettive. “Parlare di sicurezza non significa solo affrontare un’emergenza, ma indicare una prospettiva. Negli anni sono stati fatti importanti passi in avanti che abbiamo apprezzato. La “patente a crediti” nei cantieri era una proposta della Cisl che ha rappresentato un cambio di paradigma importante. Ma bisogna fare di più. Investire sulla sicurezza non deve essere considerato un costo. La salute e la sicurezza sono il punto di partenza di un lavoro ben fatto, di una produttività sana, di una crescita sostenibile. Dove si lavora sicuri si lavora meglio, si innova di più, si costruisce benessere. La prevenzione è un investimento che conviene e deve diventare il primo mattone di un patto, un’ alleanza tra Governo e parti sociali con al centro il lavoro, la salute e la sicurezza. Le nostre proposte sono sul tavolo: utilizzare in modo strutturale il surplus Inail, assumere ulteriori ispettori e aumentare i controlli potenziando la sorveglianza sanitaria, estendere la patente a crediti anche agli altri settori, qualificare le ditte appaltatrici, dare maggior protagonismo ai RLS. Serve un coordinamento istituzionale più efficace, anche grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Va rafforzata la premialità per le imprese virtuose. Bisogna potenziare l’insegnamento sulla sicurezza nelle scuole anche con un piano formativo per i docenti. Lo strumento che possiamo utilizzare e’ oggi la legge 76 sulla partecipazione dei lavoratori, una riforma storica, nata dalla proposta di iniziativa popolare della Cisl. Ora dobbiamo farla vivere. E la chiave è la contrattazione decentrata: aziendale e territoriale. Dove ci sono accordi partecipativi, c’è più controllo, più sicurezza, più affezione dei lavoratori all’impresa.La partecipazione migliora anche il clima aziendale. Aiuta a prevenire incidenti, perché qualifica le imprese e coinvolge i lavoratori” ha concluso Fumarola.

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