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Lavoro Furlan: “Ripartire dal Mezzogiorno per far crescere il paese”

Pubblicato il 17 Set, 2015

Bari, 17 Settembre 2015 – “Una strategia di rilancio del tessuto industriale meridionale non può prescindere dall’adozione di specifici strumenti di fiscalità di sviluppo per le aziende che assumono e mettono in campo nuovo capitale produttivo”. Così la Segretaria generale della Cisl, oggi a Bari per l’Assemblea della Uil alla Fiera del Levante, ricordando anche la grande iniziativa per il rilancio e la crescita del Mezzogiorno del prossimo 16 Ottobre. “In attesa che il governo metta in campo la sua proposta, accogliamo con favore l’ipotesi avanzata dal Presidente del Consiglio di rivolgere una cospicua parte dei fondi Ue in scadenza nel 2015 su crediti d’imposta per investimenti e occupazione produttiva” afferma.
“Questi anni terribili di crisi ci hanno ben insegnato una cosa, o riparte tutto il Paese o non riparte. Puntare sul Mezzogiorno significa innanzitutto investimenti in infrastrutture, ricerca e innovazione con progetti industriali importanti sia nel manifatturiero che nel commercio, cultura e turismo.Ci vuole una cabina di regia forte tra governo nazionale e Regioni, insieme alle parti sociali, ogni anno – ha aggiunto – le regioni del Sud non spendono neppure tutte le risorse dei fondi europei. Non possiamo permetterci tutto questo, ogni euro deve essere investito in crescita di nuova occupazione”. Ma per rilanciare l’intero Paese, secondo la Segretaria generale della Cisl, “bisogna innanzitutto fare i contratti”, iniziando ”un lavoro molto serio su un modello contrattuale innovativo che punti alla produttività e, quindi, veda nel secondo livello di contrattazione, aziendale e territoriale, il fulcro per il rilancio delle imprese, dell’occupazione e del salario per i lavoratori e le lavoratrici”.
“Fa bene Carmelo Barbagallo a dire che il 2015 deve essere l’anno dei rinnovi contrattuali – osserva Furlan parlando con i giornalisti a margine dell’assemblea nazionale della Uil della quale è ospite. “Io sono perfettamente d’accordo con lui” sottolinea. “Ed è per questo che gli appuntamenti di questi giorni, la trattativa per gli alimentaristi, per i chimici e non solo, sono appuntamenti straordinari con i quali come parti sociali siamo chiamati a dare segnali forti di volontà attraverso la contrattazione per portare a casa risultati che rendano più pesanti le buste paga dei lavoratori e più competitive le imprese attraverso una maggiore produttività.
“Nel contempo dobbiamo aprire il confronto con le associazioni imprenditoriali su come dovremo trasformare il modello contrattuale”, ha ricordato la Furlan. Il Governo pensi a mettere in finanziaria le risorse per defiscalizzare il secondo livello. A realizzare un nuovo modello contrattuale e le regole ci penseranno le parti sociali. Far aumentare la produttività nel nostro Paese è una scommessa forte che vale nel pubblico come nel privato e noi siamo pronti a raccogliere questa sfida”.
Sul tema pensioni, la Furlan ha sottolineato che la “flessibilità in uscita non possiamo immaginarla a partire dal 2018. La riforma Fornero va cambiata ora. Abbiamo sentito tante proposte di parlamentari, di Ministri, di importanti rappresentati di imprese e di istituzioni. Bene, apriamo il tavolo di confronto e speriamo di avere tra le tante proposte di opinionisti autorevoli, una proposta chiara che venga dal Governo. Noi siamo pronti perchè la nostra proposta è chiara e l’abbiamo esplicitata tante volte in uno spirito di concretezza e responsabilità che caratterizza un sindacato confederale capace di guardare all’ oggi ma anche al domani”.

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