Lavoro. Sbarra al Congresso della Cisl Calabria: “Serve un patto per rilanciare la regione”

Pubblicato il 28 Feb, 2022


“Il Covid ha aggravato drammaticamente le condizioni economiche e sociali del Mezzogiorno ed in particolare in Calabria che delle debolezze meridionali è una sorta di “distillato” di occasioni perdute. Per questo sarebbe un errore storico sprecare nei prossimi due anni la grande opportunità del PNRR e delle ingenti risorse europee e nazionali che abbiamo a disposizione”. Lo ha detto oggi a Lamezia Terme il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, nel corso del suo intervento al congresso regionale della Cisl Calabria.

Tutti siamo chiamati ad una assunzione di responsabilità. Non ci saranno prove di appello per nessuno: Governo nazionale e regionale, enti locali, imprese, sindacati, banche, società civile. In Calabria, così come in tutto il Mezzogiorno, occorre un radicale cambio di passo ed una rivoluzione culturale, morale e sociale. Lavoro, sanità, infrastrutture, politiche industriali, povertà, legalità: non c’è voce che non trovi in questa regione le ferite più profonde. Eppure proprio la Calabria può rappresentare l’occasione irripetibile ed il fronte avanzato del riscatto del Sud e della ripartenza del paese, il luogo emblematico su cui orientare strategie di crescita, di integrazione, di coesione attraverso un  “Contratto per la Calabria”: un grande accordo che intercetti un pezzo importante del PNRR, assicuri il rispetto trasparente dell’assegnazione del 40 per cento delle risorse, il buon utilizzo di ogni euro, rimetta in moto gli investimenti sulle reti di protezione, gli ecosistemi produttivi, le politiche sociali e occupazionali, le strategie industriali. Vanno riscattate le aree interne, rilanciata portualità e reti viarie, avviato un grande piano per il risanamento idrogeologico.

E poi bisogna sbloccare le assunzioni pubbliche, stabilizzare il precariato storico in particolare nella sanità, ammodernare scuole e pubbliche amministrazioni. Per garantire questa svolta occorre rafforzare gli strumenti e gli organici per combattere ogni forma di criminalità e malaffare. Il sindacato deve fare la sua parte denunciando le attività illecite e collaborando strettamente con le istituzioni e la magistratura. Sviluppo, lavoro e legalità devono camminare insieme, sono le facce di una stessa medaglia. Non c’è un prima ed un dopo”.

A margine si è poi soffermato sulla questione del caro bollette ricordando che la Cisl ha “chiesto, rivendicato, sollecitato al governo nelle settimane passate un intervento finanziario finalizzato a sostenere le famiglie in difficoltà, lavoratori, lavoratrici, pensionati e pensionate contro il caro bollette. Abbiamo apprezzato quest’ultimo decreto che stanzia 6 miliardi per sostenere le famiglie e alcuni settori industriali in difficoltà, ma lo consideriamo insufficiente. Il governo e il Parlamento – ha detto – devono valutare la necessità di uno scostamento di bilancio perché la crisi sarà lunga da sopportare e non possiamo determinare difficoltà alle famiglie italiane perché l’impennata della bolletta energetica, del gas, la fiammata inflazionistica provocano difficoltà nella salvaguardia del potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni, toccano i risparmi e inducono le famiglie a non consolare. Ecco perché- ha osservato – va immediatamente messo in campo un robusto investimento finalizzato a sostenere le famiglie e le imprese”.

Infine sull’invasione russa in Ucraina il segretario generale della Cisl ha insistito sulla necessità di “ritornare alla via del dialogo e del confronto“.

“Siamo ad un bivio drammatico della nostra storia, non possiamo cedere né concedere nulla alla violenza di chi pensa di spostare con i carri armati il confine della democrazia. L‘Italia, l’Europa e la comunità internazionale – ha proseguito Sbarra – devono esercitare il massimo di pressione finalizzato a far rientrare le truppe russe dai territori occupati. E’ importante la giornata di oggi perché può’ essere anche il preludio a una soluzione che aiuti il cessate il fuoco. Ecco perché noi siamo impegnati in queste ore, anche come sindacato, nel mettere in campo anche iniziative di sostegno di carattere umanitario verso le famiglie ucraine colpite dall’attacco russo e anche per sostenere i profughi. Deve prevalere il valore della pace, della libertà, della convivenza civile. La guerra – ha concluso il leader della Cisl – non ha mai portato benefici e noi dobbiamo allontanare questo rischio di una nuova guerra fredda”.

Cronache dal congresso

a cura di CISL TV

Immagini dal congresso

28 Maggio

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Le immagini del quarto giorno (fai click sulla foto per ingrandire)

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