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Lavoro. Sbarra al Consiglio generale FeLSA Cisl: “No ad altre privatizzazioni. Per favorire crescita e investimenti si tagli la spesa pubblica improduttiva. Servono politiche attive saldate ad ammortizzatori universali”

Pubblicato il 11 Gen, 2024

“Bisogna fermare l’esodo di migliaia di giovani in cerca di lavoro, investire in formazione e processi di riqualificazione lungo tutta la filiera delle occupazioni, costruire una rete di protezione e promozione che sposti le tutele dal “posto” alla persona che lavora o che cerca lavoro. E servono politiche attive ben saldate ad ammortizzatori universali e un grande piano per le competenze e l’alfabetizzazione digitale”. Lo ha detto oggi a Roma il leader Cisl Luigi Sbarra al Consiglio generale della Felsa Cisl che ha rinnovato il gruppo dirigente. “Per favorire crescita e investimenti, qualità e stabilità del lavoro, taglio delle tasse e riforma delle pensioni, rinnovo dei contratti pubblici, aumento di salari e pensioni- ha aggiunto Sbarra- si recuperino risorse dai tanti fondi erogati e distribuiti a pioggia, si tagli la spesa pubblica improduttiva. E poi si introduca un contributo di solidarietà per le grandi imprese e multinazionali dell’energia, logistica, economia digitale, farmaceutica. Si incrementi il prelievo dalle grandi rendite immobiliari e finanziarie, con una vera lotta ad evasione ed elusione dove si registrano 100 miliardi di mancati introiti nelle casse dello stato. Lì bisogna intervenire e non con privatizzazioni selvagge come quelle che in passato hanno fatto tanti danni ai nostri asset strategici”, ha incalzato il sindacalista, che nel corso del suo intervento ha anche ringraziato Mattia Pirulli (eletto a dicembre segretario confederale) per aver guidato la Felsa Cisl con competenza, passione, determinazione e augurato buon lavoro al nuovo segretario generale della categoria Daniel Zanda, “un dirigente sindacale giovanissimo e preparato, che possiede le competenze indispensabili per comprendere le dinamiche di un mondo del lavoro in continuo mutamento”, ha concluso Sbarra.

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