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Lavoro. Sbarra: “Dopo il green pass ora al paese serve un grande patto sociale per il lavoro e la crescita”

Pubblicato il 16 Set, 2021

“Il vaccino è l’unica via, l’unica arma che ci consentirà di uscire dall’emergenza in cui siamo entrati nel 2020. Lo abbiamo ribadito con fermezza ieri in occasione del vertice con il Governo: incontro utile per fare chiarezza dopo settimane di confusione istituzionale ed inaccettabili fughe in avanti da parte di tante aziende”. Lo ha sottolineato oggi a Gorizia il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, a margine del Consiglio Generale della Cisl Friulana.

“Il Governo ha espresso la volontà di adottare oggi un decreto d’urgenza per estendere l’obbligo del certificato verde a tutti i luoghi di lavoro, sia pubblici che privati. Noi non siamo contrari a questa svolta che assicura finalmente un quadro normativo stabile e uniforme sul green pass . E’ importante aver ottenuto la garanzia sulla gratuità di tamponi per i lavoratori fragili, ma contestualmente andranno trovate soluzioni, anche temporanee, per scongiurare che tutti i lavoratori si carichino di costi impropri, vista l’emergenza sanitaria e la consolidata regola che vede le aziende farsi carico degli oneri su salute e sicurezza”, ha sottolineato Sbarra.

“Ma ora bisogna andare oltre la questione importante del Green Pass che ha messo in secondo piano tutte le grandi sfide del rilancio del Paese. La situazione pre-pandemia, che comunque non era certo rosea, resta ancora lontana, con i consumi che languono, l’andamento del Pil che nel novero delle grandi economie resta tra i più bassi e un’occupazione che peggiora in struttura, qualità, quantità: rispetto al 2020 mancano all’appello circa mezzo milione di lavoratori. Al Presidente Draghi abbiamo chiesto ieri di riavviare un confronto su un Progetto Paese sostenuto da un governance partecipata del Pnrr , in stretto rapporto con gli interventi della prossima Legge di Bilancio.

Questa stagione decisiva ed irrepetibile del paese ha bisogno di un rinnovato patto sociale su crescita e lavoro, innovazione e partecipazione che dia risposte ai molti nodi strutturali irrisolti: investimenti e riforme che rilancino occupazione specialmente giovanile e femminile, ammortizzatori universali, reti di protezione passiva e attiva, salute e sicurezza, formazione, politiche industriali e infrastrutturali, ricerca e trasferimento tecnologico, reti fisiche e sociali, scuola, sanità,  pubblico impiego, riforma del fisco e delle pensioni, non autosufficienza . Non bisogna sprecare altro tempo.

La Cisl sosterra’ con forza queste priorita’ e la necessita’ di un grande accordo di concertazione tra il Governo e le parti sociali anche attraverso iniziative di mobilitazione”.



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