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“Lavoro. Sbarra al Meeting di Rimini: “Sì ad una legge sull’obbligo vaccinale per tutti. La Cisl pronta ad aggiornare i Protocolli sulla sicurezza per la gestione degli spazi comuni”

Pubblicato il 20 Ago, 2021

“La Cisl chiede a Governo e Parlamento di assumere fino in fondo le proprie responsabilità e di approvare urgentemente una legge che introduca l’obbligo vaccinale per tutti. La sosterremo convintamente, come abbiamo più volte affermato in queste settimane. Nella delicata fase che stiamo attraversando ogni soggetto deve esercitare le proprie prerogative, senza ambiguità, senza scorciatoie o vie surrettizie. E la svolta sull’obbligo spetta solo al legislatore. Quanto alle Parti Sociali e al ruolo indispensabile delle relazioni industriali, la Cisl conferma piena disponibilità ad avviare subito un confronto per migliorare, se necessario, i protocolli sulla gestione degli spazi comuni, a partire dalle mense, e per rilanciare la campagna di vaccinazione nelle aziende. Il lungo cammino della ricostruzione deve essere affrontato con la bussola della coesione e della corresponsabilità, costruendo insieme, scongiurando divisioni e conflitto dentro e fuori i luoghi di lavoro e avanzando verso obiettivi strategici condivisi”. Lo ha detto il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, al Meeting di Rimini.”. Sulla riforma degli ammortizzatori occorre andare verso un impianto universale, solidaristico ed inclusivo. È giusto allargare l’area dei sostegni a piccole aziende ed autonomi

“La vera sfida è quella spostare le tutele dal posto di lavoro al mercato del lavoro”. Ha proseguito Sbarra  nel corso del suo intervento al ‘dibattito “Il lavoro che verrà”. Lavorare è cambiare” cui hanno partecipato tra gli altri anche Elena Bonetti, Ministro per le Pari Opportunità e per la Famiglia e Andrea Orlando, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. “L”auspicio è di chiudere presto il confronto al ministero del Lavoro sulla riforma degli ammortizzatori sociali” ha aggiunto. “Occorre andare verso un impianto di tipo universale, solidaristico, inclusivo, mutualistico di tipo assicurativo. Giusto allargare l’area di sostegno alle piccole aziende e al lavoro autonomo”.  Finalmente, “vediamo un grande collegamento fra le politiche attive e le politiche passive. Il vero ponte di collegamento rimane per noi la formazione. Secondo noi – ha poi proseguito -chiunque goda di un trattamento di sostegno al reddito deve essere obbligato a fare formazione, così tiriamo via le persone dalla solitudine e in qualche caso togliamo dalla strada anche un po’ di lavoro nero”.

Ha inoltre affrontato il tema della partecipazione, commentando le esperienze di alcuni lavoratori che in due settori completamente diversi, a fronte della  chiusura delle loro aziende, per salvarle hanno costituito una cooperativa investendo tutto il loro tfr: “Esperienze di assoluto valore e di grande significato e di grande responsabilità delle persone” ha osservato Sbarra ricordando poi che Cgil Cisl e Uil sul tema delle  cooperative il 20 gennaio hanno siglato un importante accordo sulle iniziative di sostegno dei progetti  di  workers buy out. “Una delle strade da percorrere per salvare produzioni, posti di lavoro” ha detto. “E’ una  interessante esperienza progettuale quella che abbiamo condiviso – ha aggiunto – che ci aiuta a gestire e a governare crisi aziendali e difficoltosi processi di ricambio generazionale. Ci aiuta inoltre ad utilizzare positivamente anche beni confiscati alla criminalità organizzata, molti lavoratori e lavoratrici si candidano a realizzare attività di impresa. Vorrei poi ricordare – ha proseguito – che anche su nostra insistenza, la legge di stabilità 2021 ha rafforzato stanziamenti e incentivi a persone che si cimentano in esperienze di auto impresa o di creazione di cooperazione, addirittura sostenendo anche imprenditori che vogliono cedere deliberatamente ai lavoratori  i propri perimetri aziendali. Quindi io considero questa una delle più significative esperienze di innovazione che stanno  venendo avanti  che mettono in evidenza la responsabilità delle persone e che ci aiutano anche  a discutere di quanto oggi abbia valore parlare di partecipazione, di maggiore responsabilità delle persone a collaborare anche alla gestione delle proprie aziende. E’ un tema nuovo che vogliamo portare più in profondità nel rapporto con le Associazioni datoriali e con lo stesso Governo. Dobbiamo coltivare, emulare, moltiplicare dove possibile da Nord a Sud esperienze di questo tipo che offrono uno straordinario esempio di responsabilità e di partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici”.

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