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Legge di Bilancio. Fumarola: “Giudizio complessivamente positivo ma ci sono elementi critici da modificare”

Pubblicato il 21 Ott, 2025

Sulla Manovra abbiamo espresso un giudizio complessivamente positivoma ”questo non vuol dire però che vada tutto bene. Gli affidamenti con l’Esecutivo avrebbero dovuto dare anche altri frutti. Dalle bozze che abbiamo potuto leggere, si evidenziano elementi critici che vanno superati in queste ore”. E’ quanto afferma la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola che, parlando con l’ANSA ricorda gli aspetti positivi, come lo sgravio Irpef, ma indica anche i punti sui quali ”mettere mano subito”. Tra questi: il congelamento dell’età per andare in pensione e la cancellazione di Opzione Donna, la defiscalizzazione degli aumenti dei contratti che potrebbe escludere, per il livello scelto, i settori del commercio e i metalmeccanici; l’impegno sulla scuola; la mancanza del fondo di perequazione per gli enti locali e del fondo dedicato alla legge per la Partecipazione fortemente voluta dalla Cisl.
Il giudizio espresso ”complessivamente positivo”, spiega Fumarola, è ”legato ancora ai contenuti della conferenza stampa governativa e dei testi provvisori che circolano in queste ore”.    Ci sono aspetti positivi. ”Nonostante le poche risorse a cui la Legge di Bilancio può attingere a causa dei vincoli del Patto di Stabilità – afferma la leader Cisl – si delinea, nelle intenzioni, un intervento ben focalizzato sul ceto medio. Apprezziamo il pacchetto fiscale, con lo sgravio Irpef e l’alleggerimento sugli accordi di produttività negoziati nella contrattazione decentrata, come pure la scelta di detassare il lavoro notturno e festivo”. Per Fumarola ”queste ultime due misure andrebbero estese anche al pubblico”.
Positivo il giudizio anche sullo sblocco di assunzioni di medici e infermieri e sull’incremento delle risorse su sanità, Zes, famiglia e inclusione femminile: ”Sono tutte misure – sottolinea Fumarola – che la Cisl ha chiesto e ottenuto grazie a un confronto intenso, formale e informale, con il Governo”. 
Ma ci sono punti critici sui quali ci si aspettava che il confronto con il governo ”avrebbe dovuto dare frutti” e che Fumarola chiede che ”vengano superati in queste ore, nel testo definitivo, o al più tardi nell’iter parlamentare”.
C’è il nodo dei contratti. ”Penso al riferimento per noi fondamentale ai contratti comparativamente  più rappresentativi per far scattare le defiscalizzazioni sul primo e secondo livello”, afferma la leader Cisl. Si teme infatti che la mancanza di questa indicazione possa portare a favorire proprio i cosiddetti contratti pirata al centro anche di un recente intervento del presidente della Repubblica. Su questo punto viene considerata critica pure la soglia fissata a 28mila euro. ”Saremmo  molto critici – afferma Fumarola – su una defiscalizzazione sul primo livello che penalizzasse intere categorie, a partire da Commercio e Metalmeccanici”.     Gli altri punti sono la scuola, gli enti locali, la legge sulla partecipazione e le pensioni. ”Bisogna intervenire con determinazione – evidenzia Fumarola – su Scuola, Università e Ricerca, garantendo risorse per rinnovi adeguati e avviando piani di reclutamento e stabilizzazione che mettano fine al freno sul turnover. Penso ancora all’esigenza di mettere in campo, come promesso dal Governo, un Fondo di perequazione a favore dei lavoratori degli Enti Locali. Resta poi una grande confusione sul destino del Fondo dedicato alla Legge sulla partecipazione, che dal testo che abbiamo letto non sarebbe rifinanziato”.    Anche le norme sulle pensioni vedono critica la Cisl: ”Continuiamo a chiedere sulle pensioni e già nel Ddl – spiega Fumarola – il congelamento dell’adeguamento automatico dell’aspettativa di vita e un forte segnale su Opzione Donna, in vista poi di una riforma complessiva delle regole sulla previdenza da sviluppare aprendo un confronto strutturato subito dopo la manovra”. ”Al governo – conclude Fumarola nel colloquio con l’ANSA – chiediamo di mettere mano subito a questi elementi per dare al testo definitivo un impianto equo, partecipato e incentrato sullo sviluppo”.