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L’iniziativa della Cisl a Roma all’Auditorium del Massimo. Sbarra: “Per tornare a crescere non si può fare a meno della risorsa giovani”

Pubblicato il 29 Nov, 2021

E’ un fatto positivo che il Governo abbia convocato stasera il sindacato sul tema del fisco. Questo e’ il metodo giusto per trovare soluzioni condivise in uno spirito , speriamo , di rinnovata concertazione sulle riforme economiche e sui grandi problemi del paese. Noi andremo all’incontro con con la nostra piattaforma e le nostre proposte. Vogliamo un confronto serio e non di facciata. Bisogna impegnare gli otto miliardi della legge di bilancio per tagliare dal prossimo anno le tasse a lavoratori e pensionati, con una riduzione equilibrata degli scaglioni e delle aliquote che non penalizzi nessuno a partire dai piu’ deboli”. Lo ha detto oggi il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra a margine di una iniziativa della confederazione di via Po con centinaia di giovani giunti da tutte le regioni italiane ”.

“Bisogna lavorare su un aumento delle detrazioni e sulla no tax area per portare maggiori benefici anche alle fasce con redditi bassi nel quadro di una discussione di una riforma complessiva della delega fiscale che renda strutturale il taglio su lavoro e pensioni, e colpisca seriamente anche l’evasione e l’elisione. La ripartenza del paese e’ strettamente connessa ad un sistema fiscale che redistribuisca equamente le risorse, in modo da sostenere i consumi interni, la produzione e l’occupazione”.’ Sbarra ha aggiunto anche “per rimettere in moto l’ascensore sociale, bisogna per prima cosa tornare a crescere. E per tornare a crescere, non si può fare a meno della risorsa giovani. Non è solo questione di equità e giustizia. Lasciare inutilizzato l’immenso capitale umano dei ragazzi, non dar loro opportunità, ha come conseguenza il ripiego del Paese su se stesso. Bisogna fornire a migliaia di giovani conoscenze e competenze utili ad un qualificato inserimento lavorativo.   
Si tratta di tessere intorno a loro, e ad ogni persona, una rete di protezioni pubbliche e contrattuali che consentano di affrontare con sicurezza le transizioni studio-lavoro e lavoro-lavoro. La via maestra è quella di politiche attive ben saldate ad ammortizzatori universali in un grande piano nazionale per la formazione e le competenze, con centri per l’impiego ammodernati e connessi a banche dati e alla rete della sussidiarietà. A sistemi territoriali che facciano incontrare domanda e offerta  mettendo in osmosi aziende, scuole, centri di formazione accreditati, ITS, università.
Occorre dare subito concretezza e buona governance alla nuova Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori e Garantire percorsi di riqualificazione anche a chi è in cassa integrazione e in Naspi.
Va data centralità all’istruzione, all’orientamento scolastico e valorizzato il sistema duale e l’alternanza scuola-lavoro. 
C’è da migliorare e qualificare Garanzia Giovani e lo strumento degli “stage” che non possono in alcun modo essere associati a lavoro gratuito. Un apprendistato più rapido e potenziato sotto il profilo formativo deve essere una via privilegiata per accedere in modo stabile e tutelato al mercato del lavoro. Va consolidata – ha concluso- la decontribuzione per il lavoro stabile di giovani e donne, con una premialità per le imprese che assumono e fanno formazione”.

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