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Manifestazione nazionale Cisl ‘Migliorare la manovra, costruire un Patto’ a P.zza SS. Apostoli a Roma. Fumarola al Governo “Apriamo una nuova stagione di concertazione per trovare soluzioni e decidere insieme”

“Guardate questa piazza, guardatela davvero, guardate! Questa è la CISL. Siete voi. Sono le vostre storie, la fatica e la dignità di milioni di lavoratrici e lavoratori, di pensionati e pensionate, di giovani che non si arrendono. Siamo qui perché vogliamo cambiare il domani, non subirlo. Siamo qui non per una semplice testimonianza, ma per orgoglio. Perché la CISL c’è, perché c’è sempre stata, c’è oggi e ci sarà domani”. Con queste parole Daniela Fumarola, dopo gli interventi delle delegte e dei delegati delle federazioni e dei territori della Cisl, ha concluso la Manifestazione nazionale Migliorare la manovra, costruire un Patto che ha avuto luogo oggi, sabato 13 dicembre a Roma, in Piazza Santi Apostoli. Manifestazione che si pone all’interno del “Cammino della Responsabilità“, la campagna di mobilitazione con cui la Confederazione di via Po ha attraversato in queste settimane tutto il Paese per sostenere le richieste di modifica alla legge di bilancio e rilanciare il “patto sociale” su lavoro, crescita, coesione.

“Siamo qui per dire all’Italia una cosa semplice e grande -ha proseguito la Segretaria generale della Cisl-. In un tempo in cui tanti scappano, noi vogliamo restare. In un tempo in cui tanti dividono, noi vogliamo unire. In un tempo in cui tanti urlano no a tutto, noi vogliamo costruire soluzioni concrete per il lavoro, per le famiglie, per il Paese. Questa non è una piazza contro. Questa è la piazza della responsabilità. È la piazza della CISL”.

“C’è chi ha una busta paga e non arriva lo stesso a fine mese. C’è chi guarda il carrello della spesa e deve togliere, togliere, togliere. C’è chi aspetta mesi per un esame nella sanità pubblica e poi deve pagare di tasca propria o rinunciare a curarsi. C’è chi lavora con turni faticosi, la notte, la domenica, e si sente dire che “bisogna stringere ancora la cinghia”. Ci sono ragazzi che passano da uno stage all’altro, da un tirocinio all’altro, da un contratto precario all’altro e si sentono dire che sono choosy, che sono schizzinosi. Ma schizzinosi di cosa? Di volere un lavoro vero, non un’illusione? Ci sono donne che ogni giorno fanno salti mortali tra lavoro, figli, genitori anziani, e a volte devono scegliere: o il lavoro o la famiglia. C’è chi dopo aver faticato per una vita intera guarda la sua pensione perdere valore mese dopo mese. E poi ci sono loro: le vittime del lavoro. Gli uomini e le donne che escono di casa per guadagnarsi il pane e non tornano più. O i tanti che, in silenzio, si ammalano di lavoro, e faticano farsi riconoscere il sostegno del welfare pubblico! Dentro quest’Italia, in mezzo a questa fatica, insieme alle persone, la Cisl vuole esserci. La Cisl c’è“.

“In queste settimane abbiamo fatto un percorso: lo abbiamo chiamato “Cammino della Responsabilità”. Non è stata una formula, un titolo ben riuscito. Sono stati incontri nei luoghi di lavoro, assemblee, confronti nei territori, con migliaia di delegate e delegati, pensionati e pensionate, che hanno dato prova della nostra volontà, della nostra energia collettiva. E oggi questo cammino arriva qui, in questa piazza. Per dire alcune cose molto chiare. La Cisl fa sul serio da sempre: innovando, contrattando, dialogando con tutti, firmando accordi, prendendosi responsabilità. Con questo spirito abbiamo considerato la Legge di Bilancio come un primo banco di prova del “Cammino della Responsabilità” da fare insieme. E portato al tavolo di tutti i gruppi parlamentari le nostre proposte di miglioramento”.

Serve un Patto “per” l’Europa e anche “in” Europa. Un Patto che sappia governare le nuove tecnologie per rafforzare lavoro, competenze, diritti. Non per indebolirli! Perché senza un’Europa più giusta, più forte, più autonoma, più capace di decidere, l’Italia resta più fragile. E il lavoro resta più solo. L’Italia ha poi bisogno che istituzioni, lavoro e impresa stiano dalla stessa parte, consapevoli che la barca su cui siamo tutti è una sola, convinti di dover remare insieme, per governare il cambiamento e non subirlo. E ha bisogno, l’Italia, di un sindacato forte, autonomo, riformista, capace di contrattare, di negoziare, di ottenere risultati. Questo sindacato c’è: è la Cisl

“Se consideriamo assolute priorità la crescita, la produttività e la coesione sociale, non sono poche le cose che mancano, non sono poche quelle da rivedere, quelle da misurare. C’è anche – e lo sappiamo bene – un buco clamoroso, il mancato rifinanziamento del Fondo per la legge 76 sulla partecipazione. Abbiamo alzato la voce, abbiamo bussato forte, abbiamo portato proposte precise. E anche oggi diciamo: la Partecipazione non si umilia! Guai se dovessimo capire che sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici, è stato consumato qualche strano scambio tra i banchi del Governo e della maggioranza. Ci rivolgiamo alla Presidente Meloni. Rifinanziare presto e rifinanziare tutto. Diversamente la Cisl saprà alzare in ben altro modo le bandiere”.


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L’arrivo a Piazza Santi Apostoli della Segretaria Generale della Cisl

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Gli interventi: Deborah Maceroni, delegata Fir Cisl, tecnologa di ricerca presso l’ISPRA; Antonio D’Ambrosio, Coordinatore Regionale e responsabile Giovanile della Fns Cisl Lazio; Valeria Raimondi, segretaria generale aggiunta della Flaei Cisl Marche; Laura Bianchi, delegata Fp Cisl, infermiera presso la ASL Roma 6; Lorenzo Dominici, operatore della Filca-Cisl Roma; Ippolita (detta Lina) Milo, delegata Fisascat, dipendete da Coop Alleanza 3.0, la più grande cooperativa di consumo d’Italia; Tommaso Perri, della Fnp, Coordinatore della RLS di Crotone; Giuseppe Brando, della Cisl Sicilia, delegato della Cisl Scuola di Palermo; Ludovico Zonfrilli, della Cisl Lazio, Rsa e Rls del Gruppo Stellantis, delegato Fim Cisl di Cassino; Diana Maria Calin, della Cisl Lombardia, operatrice Felsa Asse del Po.


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