“Grazie alla Cisl Puglia per il grande lavoro che porta avanti ogni giorno, per la capacità di essere presidio solido di tutela e di rappresentanza per i nostri associati. Praticando con tenacia, nel segno della corresponsabilità, un’azione sindacale che si sviluppa attraverso la proposta, il dialogo, la contrattazione”. Lo ha detto a Bari la Segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, nel corso del Consiglio generale della Cisl Puglia. “Le crisi sociali e industriali che attraversano la regione Puglia – ha aggiunto – hanno bisogno di politiche mirate per lo sviluppo, di sostegno e investimenti nel manifatturiero, nella logistica, in un’agricoltura di qualità, nel terziario, nella valorizzazione delle aree interne. Ribadiamo ancora una volta la nostra più ferma e assoluta contrarietà ad ogni piano, ad ogni offerta, che per l’ex Ilva significhi non rilancio ma smantellamento. Ogni progetto che pensa di escludere 7.500 lavoratori vuol dire pura dismissione: una follia per il Paese perché significherebbe privarlo della produzione di acciaio primario e un dramma sociale senza precedenti. Non accettiamo e non accetteremo scelte che mettano in discussione la sopravvivenza degli stabilimenti, che distruggano occupazione e non mettano in sicurezza ambiente e salute”.
E a margine del Consiglio generale, rispondendo in merito alla manovra economica del governo, la leader della Cisl ha ribadito: “Abbiamo dato un giudizio articolato sulla manovra, perché ci sono alcune nostre richieste accolte e altre che restano aperte. Apprezziamo, ad esempio, l’intervento sul ceto medio, con la riduzione dell’aliquota Irpef dal 35 al 33 per cento fino a 50mila euro, ma chiediamo che la soglia venga portata a 60mila per includere più persone. Positivo anche lo sforzo sulla sanità: il Fondo e’ stato incrementato, ma serve mantenere un’attenzione particolare al sistema sanitario pubblico. Importante – ha aggiunto – anche la scelta di sostenere la contrattazione di secondo livello con la defiscalizzazione, perché e’ vicina ai lavoratori. Ci sono però aspetti da migliorare: chiediamo il rifinanziamento del Fondo per la legge sulla partecipazione, che per noi e’ un punto fondamentale. Vogliamo inoltre che sia chiarito meglio quali contratti rientrano nella defiscalizzazione di primo livello, specificando che si tratta di quelli sottoscritti dalle organizzazioni più rappresentative. Manca attenzione alle pensioni e manca Opzione donna. Gli aspetti che pensiamo possano essere migliorati, così come quelli e quelli che mancano, saranno oggetto degli emendamenti che già stiamo presentando, e sono oggetto delle nostre interlocuzioni con i gruppi parlamentari che già abbiamo avviato nei giorni scorsi”.
Più in generale la segretaria generale della Cisl ha sottolineato: “Sulle questioni cruciali che riguardano la vita e il futuro del Paese serve che istituzioni e parti sociali intraprendano, attraverso il dialogo e il riconoscimento reciproco, un percorso comune che conduca a raggiungere obiettivi condivisi rispetto alle grandi sfide che abbiamo di fronte a noi: produttività che rallenta, salari che non crescono, divari territoriali e di genere, governo delle transizioni, rafforzamento delle competenze, sostenibilità del welfare. È questa la cifra del “Cammino della Responsabilità” che faremo in queste prossime settimane, con una grande campagna di mobilitazione per affermare la necessità del “Patto Sociale” che serve al Paese”.











