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Migranti. Furlan: “Positivo l’accordo su Sea Wacht e Sea Eye. Giusto che sia l’Europa a farsi carico dell’accoglienza”

Pubblicato il 10 Gen, 2019

Roma, 10 gennaio 2019 – “E’ un fatto positivo aver messo fine allo strazio dei 49 immigrati delle due navi umanitarie a Malta. E’ giusto che sia l’Europa a farsi carico dell’accoglienza dei profughi in una logica di pari responsabilità tra tutti gli Stati”. Lo ha scritto ieri sul suo account twitter la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando positivamente l’accordo trovato per il ricollocamento tra diversi paesi europei, compresa l’Italia, dei migranti sbarcati a Malta.

“Finalmente è arrivato l’accordo in sede europea per i 49 migranti ancora a bordo delle navi delle ONG Sea Wacht e Sea Eye” hanno sottolineato Cgil, Cisl, Uil in una nota congiunta.”Resta l’indignazione per una situazione che ha tenuto queste persone in balia delle onde e del maltempo per quasi 20 giorni nelle acque territoriali di Malta, ostaggi della propaganda xenofoba e delle difficoltà dell’Unione Europea a gestire i flussi migratori. Non vi è spiegazione alcuna che giustifichi la lunga attesa e la sofferenza inferta a poche decine di migranti (tra cui donne e bambini e minori non accompagnati) senza trovare una soluzione di buonsenso che non aveva alternative: dare rifugio in Europa a chi si incontra in difficoltà nel Mediterraneo”.
Cgil, Cisl, Uil hanno quindi ribadito “la necessità e l’urgenza di una politica europea in materia di flussi migratori, rispettosa dei diritti della persona e condivisa tra i vari Stati Membri. Una soluzione che esisterebbe già se venisse ratificata dal Consiglio europeo: la riforma di Dublino, votata da due terzi del Parlamento europeo, che obbligherebbe ogni stato membro a fare la propria parte, tenendo conto oltretutto dei legami dei richiedenti con i vari Paesi Europei. E’ anche necessario riaprire i canali legali d’ingresso per motivi di lavoro (in Italia chiusi da anni) e dare continuità a strumenti importanti come i corridoi umanitari. Tutto questo combatterebbe davvero il traffico delle persone, senza mettere a rischio la vita e la dignità di migranti e profughi” hanno concluso.

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