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Pensioni Cisl “Per un confronto proficuo, necessario che il Governo mantenga gli impegni assunti”

Pubblicato il 7 Apr, 2017

Roma, 4 maggio 2017 – “Il ritardo nell’emanazione del decreto sull’Ape sociale deve essere superato prevedendo che la relativa indennità per i beneficiari che ne hanno diritto sia corrisposta a partire dal 1° maggio, così come era stato previsto in sede di confronto con le Organizzazioni sindacali”. Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, prima dell’avvio del confronto al Ministero del lavoro sulla previdenza. “La premessa affinché il confronto sulla fase due dell’intesa del 27 settembre, che riguarda la previdenza delle future generazioni, possa svilupparsi efficacemente è che gli impegni precedentemente assunti con la fase uno dell’intesa dal Governo siano stati mantenuti. Oggi chiederemo al Governo di renderci conto dei ritardi che hanno caratterizzato la partenza dell’Ape e di evitare che questi differiscano la partenza delle tutele per i lavoratori interessati. Occorre poi accelerare il lavoro sui temi relativi alla fase due, a cominciare dallo sviluppo della previdenza complementare, dalla pensione di garanzia per i giovani lavoratori maggiormente coinvolti in processi di precarietà e dal rafforzamento della tutela del potere di acquisto delle pensioni in essere, in modo che nella prossima legge di bilancio possa essere avviato un processo di progressiva riforma del sistema previdenziale, volto a migliorare l’equilibrio fra la sua sostenibilità finanziaria e quella sociale”, ha concluso Maurizio Petriccioli.


Roma, 6 aprile 2017. “Il confronto che si apre col Governo sulla fase due dell’intesa individua assi di intervento importanti per ridisegnare la capacità del sistema previdenziale di offrire risposte efficaci alle esigenze di flessibilità nel pensionamento e di adeguatezza delle prestazioni previdenziali future che interesseranno soprattutto le giovani generazioni”. Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, che è intervenuto al tavolo di confronto fra Governo e Sindacati sulla previdenza. “Dobbiamo evitare che l’incremento dell’aspettativa di vita comprometta il principio di flessibilità nell’accesso al pensionamento, insito nel contributivo e realizzare l’obiettivo dell’adeguatezza delle prestazioni, attraverso una pensione di garanzia che offra risposte alle carriere lavorative più discontinue e precarie, che purtroppo in questi anni hanno coinvolto milioni di giovani lavoratori, e sviluppando una previdenza complementare pienamente diffusa in tutti i settori del mondo del lavoro. Il tema della tutela delle pensioni in essere deve essere affrontato in uno specifico tavolo parallelo a quello che affronta i temi previdenziali che interessano i lavoratori attivi”, ha concluso Maurizio Petriccioli. Il prossimo incontro è previsto il 4 maggio p.v.  sulla previdenza complementare

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