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Pensioni. Furlan: “La nostra battaglia non è finita. Sospendere innalzamento in base alla aspettativa di vita. Non contrapporre tema previdenza a misure per favorire il lavoro dei giovani”

Pubblicato il 4 Set, 2017
4 settembre 2017- “L’Ape volontaria insieme alla Rita sono un ulteriore strumento che le persone, appunto volontariamente, potranno utilizzare se lo riterranno conveniente. Dopo il varo dell’Ape sociale e della pensione anticipata per i lavoratori precoci, la eliminazione delle ricongiunzioni onerose, la nostra battaglia non è finita per correggere le orribili storture della riforma Fornero, sospendere l’innalzamento del requisito pensionistico in base alla aspettativa di vita e modificare, dunque, nel segno dell’equità e della solidarietà tra le generazioni il sistema previdenziale”. Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando la firma del decreto sull’Ape volontaria da parte del Presidente del Consiglio Gentiloni. “Il decreto firmato oggi dal Presidente del Consiglio dà piena attuazione all’accordo che ha segnato la prima fase del confronto tra il Governo ed i sindacati sulla previdenza. Nelle prossime settimane si tratta di completare quella intesa, rendendo adeguati i futuri trattamenti pensionistici dei giovani, prevedere sistemi che favoriscano il pensionamento anticipato delle donne, favorire le adesioni alla previdenza complementare attraverso anche la parificazione della tassazione delle prestazioni dei lavoratori pubblici al livello di quella dei privati, adeguare i trattamenti economici degli attuali pensionati. Sono tutti punti importanti di una intesa che la Cisl intende portare a casa sulla previdenza, senza per questo contrapporre questo tema, come fa qualcuno, a quello delle necessarie misure per favorire il lavoro dei giovani”.
 

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