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Sindacato. Cisl: “Aumentano nel 2018 gli iscritti con una crescita tra i lavoratori attivi”

3 aprile 2019- Sono 4.050.680 i tesserati alla CISL nel 2018, con una crescita dello 0,24% (più  9.857 iscritti) rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dai dati diffusi oggi dalla Confederazione di Via Po.
“Siamo molto soddisfatti dall’andamento del tesseramento nel 2018” – sottolinea il Segretario Confederale responsabile organizzativo, Giorgio Graziani.  “Dai nostri dati emerge la buona tenuta dell’organizzazione in molti settori produttivi importanti del paese, nonostante il perdurare della crisi economica ed occupazionale. In particolare, è importante la crescita dei lavoratori attivi iscritti alla CISL, che rappresentano oggi il 57,75% complessivo di tutti i tesserati e passano dai 2.329.085 del 2017 ai 2.339.104 del 2018, con un aumento di 10.019 associati, grazie principalmente alla crescita registrata nel settore terziario e dei servizi”.
L’aumento di iscritti alla Cisl del 2018 riguarda principalmente le regioni: Piemonte, Lombardia, Alto Adige ed Emilia Romagna.
La federazione dei pensionati registra nel 2018, 1.711.576 associati evidenziando una tenuta rispetto all’anno 2017, con un calo di solo 162 associati, malgrado il perdurare del rallentamento della dinamica pensionistica per effetto della legge Fornero.
Per quanto riguarda gli aspetti di genere, il 48,59% degli iscritti alla CISL sono donne ed il 51,41% sono uomini. Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Marche sono le regioni che hanno una maggioranza di associati di genere femminile.
Nei pensionati il 54,03% degli iscritti è di sesso femminile, mentre il 45,97% sono uomini. Per quanto riguarda il dato anagrafico, tra i lavoratori attivi iscritti alla Cisl il 26,49% ha meno di 40 anni, il 30,19% ha tra 40 e 50 anni ed il 43,32% ha più di 50 anni.
I nati all’estero sono il 14,87% dei lavoratori attivi iscritti alla Confederazione, a riprova di una organizzazione sindacale sempre più multietnica e multiculturale. I paesi  più rappresentativi sono la Romania con il 18,77%, l’Albania con il 10,19% e il Marocco con il 8,09% dei nati all’estero.

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