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Sindacato. Sbarra: “Franco Marini figura straordinaria del sindacato e della vita democratica del Paese”

“Franco Marini è stato una figura straordinaria nella storia della Cisl, del sindacato italiano e della vita democratica del nostro Paese. Con la sua passione, con la forza delle sue idee, con il senso delle istituzioni che lo contraddistingueva”. È quanto ha sottolineato oggi il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, in occasione della presentazione del libro di Giorgio Merlo “Franco Marini . Il Popolare” cui hanno partecipato Gerardo Bianco, Annamaria Furlan e lo stesso autore del volume. “Marini era un uomo che univa: sapeva cucire con pazienza gli strappi, cercava con ostinazione, fino a quando non li trovava, punti di caduta efficaci, sintesi in grado di tutelare le esigenze del mondo del lavoro rispettando e curando l’interesse generale” ha aggiunto Sbarra.
“Era l’idea di un ‘sindacalismo totale’ che da posizione autonoma e paritaria doveva essere capace di avere relazioni stringenti con partiti e istituzioni e di partecipare attivamente alle dinamiche di decisione”, ha aggiunto il leader Cisl. “Un’impostazione che anticipava quella politica di concertazione che fu decisiva per uscire dalla crisi all’inizio degli anni Novanta e che, con tutta evidenza, parla anche all’oggi, nel momento in cui c’è bisogno di un gigantesco sforzo comune per ricostruire il Paese. Per ‘ripartire insieme’, come abbiamo voluto sottolineare nelle manifestazioni del 26 giugno a Firenze, Torino e Bari, e come da mesi non ci stanchiamo di ripetere in tutti i tavoli e le sedi di confronto istituzionali. La concretezza, il pragmatismo, la capacità di mediare per disinnescare conflitti, trovare soluzioni e costruire concordia, sono tutte qualità che erano di Franco Marini e che servono come il pane anche e soprattutto oggi. Dopo vent’anni di stallo delle riforme e di guasti prodotti dalla deleteria stagione della disintermediazione, delle derive personalistiche e demagogiche, degli uomini soli al comando, tutti devono capire che questo è il momento della partecipazione e della responsabilità, del confronto delle idee, dell’apertura al contributo di tutti, parti sociali e sindacato in testa, alla definizione delle priorità attorno a cui costruire una nuova visione per l’Italia”.

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