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Ucraina. Sbarra: “Da Draghi giusta conferma della posizione italiana. Ora serve confronto governo- parti sociali  su misure per arginare la crisi” 

Pubblicato il 21 Giu, 2022

Ha ragione il presidente del Consiglio Draghi che oggi ha confermato al Senato la posizione italiana in vista del Consiglio Europeo del 23 giugno: lo sforzo per sostenere il popolo ucraino e la ricostruzione di questo Paese aggredito tragicamente deve essere unanime e coinvolgere l’intera comunità internazionale. Bisogna sostenere le ragioni di una pace giusta, condivisa, che non può coincidere con l’umiliazione del popolo ucraino. Non è pace quella imposta con la violenza, con l’abuso, con i veri e propri crimini di un autocrate che ha deliberatamente violato il diritto internazionale, invadendo una nazione libera, democratica e sovrana, seminando morte e devastazioni, bloccando milioni di tonnellate di prodotti agricoli per affamare intere popolazioni”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a margine di una iniziativa dell’Enel sullo ‘Statuto della persona’. “La crisi economica ed energetica in cui siamo immersi richiede azioni coerenti sul piano nazionale e comunitario: serve un tetto al prezzo del gas, un piano energetico nazionale che mandi in soffitta i vaneggiamenti dei ‘professionisti del no’ per ridurre già nei prossimi mesi la dipendenza dal gas russo, investendo su produzione nazionale, rigassificatori, fonti rinnovabili, combustibili verdi, nuove tecnologie. Se vogliamo affrontare questa fase difficile e far progredire il Paese nella coesione, con riforme economiche eque, innovazioni, investimenti, la strada per la Cisl rimane quella un grande accordo tra governo e parti sociali. Sulle spalle dei lavoratori, delle famiglie, delle imprese c’è un macigno inflativo che peserà almeno 80 miliardi nel solo 2022. Dobbiamo alzare subito salari e pensioni per fare coesione e sostenere il mercato interno. C’è da costruire insieme una nuova politica dei redditi: per questo chiediamo al governo di convocare subito sindacati e mondo dell’impresa, aprendo uno spazio di cooperazione su obiettivi strategici comuni. L’accordo sullo ‘Statuto della persona’ che abbiamo realizzato all’Enel è un modello positivo di partecipazione responsabile. Dobbiamo muoverci insieme, costruendo un fronte sociale della responsabilità e della partecipazione che dia alle riforme una prospettiva stabile ed equa, capace di andare oltre le turbolenze politiche contingenti”.


Le immagini dell’iniziativa dell’Enel sullo ‘Statuto della persona’:



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