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Consulta Inas Cisl. Furlan:”Patronati insostituibili per la tutela della persona ed i servizi per i cittadini”

Pubblicato il 6 Nov, 2018

inasconsultaRoma 6 novembre 2018. “I patronati rappresentano una rete di prossimita’ in mezzo ai cittadini, alle cittadine, davvero molto vasta che prestano da tanto tempo il loro servizio a tutta la cittadinanza. Saranno piu’ che disponibili anche in questo caso a dare dei servizi ai cittadini”. Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan intervenuta ai lavori della  consulta Inas Cisl “Prossimita’ in ascolto della persona”ribadendo le perplessità del sindacato sullo strumento messo in campo dal Governo per rilanciare l’occupazione, 

http://youtu.be/lU1nOsMus3g“Il Rei e’ assolutamente importante, infatti noi nella piattaforma Cgil-Cisl-Uil abbiamo chiesto al governo di potenziarlo  – ha aggiunto Furlan -. Solo una parte dei poveri ha potuto avere accesso a questo importante sostegno”. Per la Segretaria generale della Cisl “altra questione e’ il reddito di cittadinanza per tutti i disoccupati, in particolare per i giovani, come elemento di traino verso il lavoro ma questo e’ ancora tutto da definire. Il vero nodo da sciogliere rimane questo ma una  cosa va detta: il lavoro si può distribuire solo quando c’è. E noi abbiamo una parte del Paese, soprattutto al sud, dove prima che pensare a distribuirlo bisogna crearlo il lavoro” prosegue Furlan sollecitando ancora una volta “forti investimenti in infrastrutture ricerca e innovazione, quello di cui ha bisogno il Paese per crescere. Più finanziamenti infrastrutturali e lo sblocco delle tante risorse che sono ancora da spendere”.

La manovra -aggiunge Furlan- e’ “assolutamente carente sui temi veri del Paese, cioe’ la crescita e lo sviluppo. Le infrastrutture sono bloccate e bisogna sbloccare tanti finanziamenti che ci sono, abbiamo da spendere oltre oltre 25 miliardi. Occorre potenziare la ricerca, l’innovazione, investire in industria 4.0 e nel rafforzamento dell’alternanza scuola-lavoro che invece e’ stata tagliata”. Secondo Furlan dagli ultimi dati sull’occupazione emergono le conseguenze del decreto dignita’ “E’ evidentente – ha detto – che ci siano dei problemi, lo denunciano le stesse imprese: il tema non e’ abbassare il numero di proroghe, che e’ davvero eccessivo, ma intervenire sulle causali; sarebbe molto meglio affidarle alla contrattazione in particolare a quella aziendale”.

 

 

 

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