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Lavoro. Furlan: “Accordo con Cooperative importante ed innovativo per creare buona occupazione, innalzare i salari e contrastare il dumping contrattuale”

Pubblicato il 13 Dic, 2018
Roma,13 dicembre 2018 – “L’accordo realizzato con le centrali cooperative completa il percorso avviato tre anni fa dal sindacato italiano per la riforma del modello contrattuale a attua gli obiettivi della nostra proposta unitaria per migliorare la qualità del lavoro e lo sviluppo di una sana impresa cooperativa nel tessuto economico del paese”. Lo dichiara Annamaria Furlan, Segretaria generale Cisl.
“Il sindacato italiano si sente consapevolmente vero e proprio alleato delle centrali cooperative nel sostenere un modello economico che crea sempre più occupazione, che punta al BES, più che al Pil come modello di sviluppo, che contrasta la falsa cooperazione ed il dumping contrattuale. Creare buona occupazione e innalzare i salari è la via che l’accordo si propone per dare ancora più smalto a questa tipologia di impresa che non deve essere più confusa con forme di sottoccupazione. Come Cisl – conclude Annamaria Furlan – siamo particolarmente soddisfatti degli impegni che abbiamo definito per nuove forme di partecipazione dei lavoratori, la diffusione della contrattazione territoriale, consolidare forme di welfare contrattuale e azioni di formazione per le competenze dei lavoratori. Questi sono per noi i veri temi innovativi, sempre più centrali per il futuro delle relazioni industriali.”
 

In sintesi, l’obiettivo dell’accordo interconfederale per la riforma delle relazioni industriali siglato oggi da Agci, Confcooperative, Legacoop e Cgil, Cisl, Uil -come si legge in un comunicato congiunto-  è quello di “rilanciare e rafforzare il sistema di relazioni sindacali per tradurre la ripresa in crescita economica, migliorare il valore reale dei trattamenti economici e la qualità del lavoro, con la comune convinzione che l’impresa cooperativa possieda i caratteri identitari per assicurare buona e stabile occupazione, sviluppare le istanze di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori nell’impresa e di autogestione, concorrere nel processo di coesione sociale e nella promozione delle politiche di inclusione. Obiettivo che passa per la valorizzazione del ruolo che la cooperazione ha svolto, negli anni della crisi, in difesa dell’occupazione, anche attraverso la promozione di workers buyout, insieme con l’impegno comune a proseguire la lotta contro le false cooperative ed il dumping contrattuale.
L’accordo è articolato in una serie di capitoli, ciascuno dedicato ad una materia specifica: misurazione della rappresentanza, assetti contrattuali, partecipazione, welfare contrattuale, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, formazione continua.
Cooperazione e misurazione della rappresentanza
Si individua nella tipologia d’impresa cooperativa il criterio base per la misurazione della rappresentatività, prestando attenzione alla sua natura giuridica e alla sua connotazione mutualistica. 
Assetti della contrattazione collettiva cooperativa
Le associazioni firmatarie condividono l’obiettivo di coniugare soluzioni efficaci per contribuire alla crescita della produttività e dei salari, tramite congrue tutele generali, trattamenti del lavoro, normativi e retributivi.
Le Parti ribadiscono l’obiettivo di sostenere e ampliare la contrattazione di secondo livello quale ambito sia di valorizzazione del lavoro sia di incremento della competitività delle imprese.
Partecipazione
Il modello cooperativo, dove i lavoratori soci oltre che partecipare al capitale sociale della cooperativa sono anche titolari dei diritti associativi, rappresenta un’esperienza positiva sul terreno della partecipazione; un punto di sintesi efficace tra lavoro, partecipazione e mercato. L’accordo prevede un impegno ad attivare percorsi e procedure per l’attuazione e la diffusione della partecipazione organizzativa e strategica, quale strumento per elevare la qualità del lavoro, la produttività e la competitività delle imprese cooperative. È inoltre prevista la costituzione di un Osservatorio congiunto per valorizzare e promuovere le pratiche virtuose. 
Welfare contrattuale
A partire dalla grande esperienza in tutte le attività di welfare e di people care orientate al benessere collettivo di cui è portatore il sistema cooperativo, l’accordo prevede la possibilità di avviare, anche attraverso l’utilizzo degli enti bilaterali del settore, strategie e convenzioni con soggetti propri del mondo cooperativo a carattere mutualistico e solidale oltre che con la Pubblica Amministrazione, volti a facilitare e a migliorare tale ambito di attività per promuovere il benessere della persone che lavorano, migliorando, al contempo, la produttività e le condizioni di lavoro. 
Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
A dieci anni dall’approvazione del D.Lgs. 81/08, le Parti condividono l’opportunità di aprire la fase di analisi e proposta per rendere più efficace il quadro normativo in vista della costruzione di una autentica cultura della sicurezza che metta al centro la persona e privilegi la cultura della prevenzione. 
Sviluppo della formazione continua
Nella consapevolezza che la competitività del sistema produttivo e delle imprese cooperative si gioca sempre più sulla base del patrimonio di conoscenze e competenze di lavoratrici e lavoratori, i firmatari ritengono importante potenziare gli strumenti per la certificazione delle competenze acquisite, definendo un efficace sistema nazionale di certificazione, anche in forma digitale. Sulla base del ruolo di promozione delle formazione continua svolto dal fondo interprofessionale cooperativo Foncoop, i firmatari concordano su una serie di principi da sviluppare nella contrattazione, a partire dalla definizione di azioni e programmi che estendano il numero di lavoratori periodicamente coinvolti in attività di formazione e potenziamento delle competenze.

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