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La leader della Cisl, Furlan ha consegnato il Premio “Controlemalebestie” dell’Istituto Sturzo: “La violenza sulle donne è una piaga da debellare”

Pubblicato il 6 Giu, 2019

5 giugno 2019 – “Abbiamo scelto con convinzione come giuria istituzionale di premiare il libro “Questo non è amore”, scritto a due mani da due giornaliste, autrici del blog del Corriere della sera “La 27esima ora”, che racconta la storia di 20 donne in lotta con una quotidianità fatta di botte, gelosia feroce, soprusi, ferimenti, stupri”. E’ stata la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, a consegnare ieri sera a Roma il premio “Controlemalebestie” , promosso dall’Istituto Luigi Sturzo e al quale la Cisl ha collaborato, insieme ad altre associazioni.

Una importante iniziativa realizzata in collaborazione con il Liceo Manara e l’Istituto Caetani per promuovere una cultura della legalità tra gli studenti attraverso l’utilizzo del linguaggio cinematografico , teatrale ed editoriale.
“Tutte le nove opere selezionate dalla giuria e dagli studenti erano meritevoli di essere premiate. Ma quello della violenza alle donne e’ una piaga da debellare. E’ un tema grave su cui come sindacato siamo da tempo impegnati”, ha spiegato la leader della Cisl nel corso della serata, allietata all’inizio dalla lettura di alcuni brani contro la mafia di Don Luigi Sturzo da parte dell’attore Antonello Fassari. “Piu’ volte abbiamo denunciato l’indifferenza nei confronti del fenomeno della sfruttamento di tante giovani ragazze costrette a prostituirsi nelle strade delle nostre citta’”, ha sottolineato la Furlan. “Ecco perché bisogna fare di piu’ sul piano culturale e sociale per prevenire tutti i fenomeni di violenza, sostenendo concretamente le tante donne vittime di stupri, mobbing, intimidazioni e soprusi, purtroppo anche nei luoghi di lavoro”.
La Furlan era stata scelta quest’anno come Presidente della giuria istituzionale (nella passata edizione era stata Rosy Bindi, nella sua veste di presidente della Commissione antimafia) ed ha particolarmente apprezzato l’impegno dell’Istituto Sturzo nel portare avanti questa lodevole iniziativa, che coinvolge tanti giovani brillanti ed impegnati nel sociale. In finale, dopo una lunga selezione, quest’anno erano giunti: “Terraferma”, il docu-film sui migranti di Salvatore Crialesi per il cinema, “Non si può morire di mafia” per il teatro (un adattamento del libro di Pietro Grasso) ed appunto “Questo non è amore”, per la sezione dei libri su cui è ricaduta nel corso della serata finale di premiazione, la scelta della giuria istituzionale, presieduta dalla segretaria della Cisl, Annamaria Furlan.

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