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28 anni fa la strage di Capaci: “Non c’è sviluppo, lavoro, giustizia, senza legalità”

Pubblicato il 22 Mag, 2020

Falcone Capaci23 maggio 2020. La Cisl ricorda oggi, 23 maggio, Giovanni Falcone, la moglie, gli agenti della scorta barbaramente uccisi 28anni fa dalla mafia. Due mesi dopo anche Paolo Borsellino ed i suoi uomini furono massacrati in un altro terribile agguato. “Ripartiamo dal senso del dovere, dall’impegno civile e morale di Falcone e Borsellino. Non c’è sviluppo, lavoro, giustizia, senza legalità” sottolinea la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan in un  video messaggio e sulla pagina della fondazione Falcone.

http://youtu.be/c239FvPaJlM

E sulle pagine de “la Sicilia” scrive: “Smarrimento, rabbia, paura erano i sentimenti comuni tra le italiane e gli italiani. Ma come era già accaduto negli anni tragici del terrorismo ci fu un sentimento collettivo di rivolta delle coscienze nei confronti del ricatto mafioso”. “FU un momento di grande unità del popolo italiano, di riscatto morale, di impegno civico e sociale, lo stesso sentimento che abbiamo vissuto in queste settimane di emergenza sanitaria. Ecco perché la Cisl ha aderito con convinzione all’appello di Maria Falcone di accomunare quest’anno il ricordo commosso delle vittime della strage di Capaci con la profonda gratitudine per il lavoro degli uomini e delle donne che si sono prodigati senza sosta in questi mesi per aiutare il Paese, facendo il loro dovere, raccogliendo proprio l’esempio dei giudici Falcone e Borsellino. Non è un caso dunque che quest’anno l’anniversario della strage di Capaci venga ricordato e celebrato con il titolo eloquente: ‘il coraggio di ogni giorno'”.  Conclude Furlan con l’esortazione a esporre  un lenzuolo bianco sui balconi per dire No alla mafia ed alla violenza, Sì alla legalità, al dovere civico, allo sviluppo del Sud.

 

Leggi anche:
“Medici e infermieri eroi del dovere come Falcone e Borsellino”, di Annamaria Furlan, ‘Il Dubbio’ del 22 maggio 2020
“Stimolare le coscienze, pensare alla crescita sociale nel nome di Falcone”, di Annamaria Furlan ‘La Sicilia”

 

 

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