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Recovery fund. Furlan: “Non avremo tempi supplementari. Il Governo coinvolga le parti sociali in un confronto vero sulle scelte per il futuro del paese”

Pubblicato il 22 Dic, 2020
22 dicembre 2020 – “Abbiamo ascoltato gli annunci da parte del Premier Conte e del Ministro Gualtieri di voler aprire nei prossimi giorni un confronto anche con le parti sociali sulla destinazione delle risorse europee del Recovery Fund. Ci auguriamo che sia un confronto vero e che non accada quanto successo sulla Legge di Bilancio, dove il dialogo con il sindacato è avvenuto solo dopo la chiusura della manovra finanziaria”. Lo ha detto oggi la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, nel suo intervento introduttivo al Consiglio Generale della Cisl riunito in teleconferenza nel rispetto delle misure restrittive per la pandemia.
Bisognava collegare le scelte importanti della Legge di Bilancio con la selezione dei progetti del Recovery Fund. Ma questo purtroppo non è avvenuto nelle scorse settimane ed è stato un grave errore. Ora aspettiamo il Governo alla prova dei fatti. Le parti sociali devono essere pienamente coinvolte nella selezioni degli obiettivi, nel monitoraggio condiviso dei progetti, nell’attuazione concreta delle scelte per evitare la dispersione e la polverizzazione degli interventi”, ha aggiunto la leader Cisl.
Non avremo tempi supplementari perché l’Europa non ci darà una seconda chance. Sappiamo bene che il nostro paese in questi anni non ha saputo utilizzare con oculatezza i fondi comunitari per colmare l’enorme divario tra Nord e Sud e la crescita delle diseguaglianze sociali. Non basta individuare i titoli se poi queste priorità non corrispondono a precise responsabilità, a cifre precise, ad un percorso condiviso tra le istituzioni e le parti sociali che renda concreti e rapidi gli interventi. Le parti sociali devono essere presenti e parti attive, perchè la storia ci dimostra che non possiamo dare deleghe in bianco sulle questioni che riguardano i temi del lavoro, dell’occupazione, dello sviluppo”.

La leader Cisl ha elencato tutte le questioni aperte con il Governo dalle troppe vertenze non chiuse, a cominciare da Whirhpool, ai contratti pubblici, alla riforma delle politiche attive e degli ammortizzatori, ai problemi dei pensionati ed ha espresso la preoccupazione del sindacato per i “ritardi inaccettabili sullo sblocco delle infrastrutture e sulla scelta dei commissari, con una mancanza finora di visione generale da parte del Governo, frutto anche dei veti incrociati e di speculazioni politiche sulle scelte da intraprendere sul futuro del paese, come dimostra la vicenda stucchevole del Mes sanitario”.

La Furlan ha sottolineato anche con molta preoccupazione come ci sia “una distanza siderale tra il mondo reale ed il dibattito della politica. Abbiamo perso già un milione di posti di lavoro, continuano ad aumentare sia il livello di povertà sia le distanze tra le aree del Nord e quelle del Sud. Basta vedere le file che aumentano ogni giorno di più davanti alle sedi della Caritas, in una condizione economica e sociale aggravata dalla pandemia e dalla emergenza sanitaria”.

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