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Lavoro. Furlan: “Dal Ministro Orlando segnale di attenzione. Ma ora affrontare riforme ammortizzatori, politiche attive, pensioni, lavoro donne e giovani”

Pubblicato il 14 Feb, 2021

14 febbraio 2021 -“E’ stato un incontro positivo ed un segnale importante di attenzione nei confronti delle parti sociali , in particolare del sindacato”. Così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan al termine dell’incontro in videoconferenza con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, cui ha partecipato insieme ai segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri.
“Abbiamo espresso al Ministro Orlando che le cose da fare sono tante e che si può immediatamente lavorare insieme sulle gravi emergenze oggi presenti nel mondo del lavoro. Occorre accelerare laproroga della cassa covid ed il blocco dei licenziamenti, coprire nel prossimo decreto ristori i lavoratori precari ed atipici che erano rimasti fuori dai precedenti provvedimenti, aprire immediatamente i tavoli per la rivisitazione degli ammortizzatori sociali per dare le giuste tutele ai quei lavoratori oggi esclusi. Nello stesso tempo occorre subito avviare il confronto sul rilancio delle politiche attive del lavoro, oggi praticamenti assenti nel nostro paese, con l’obiettivo di costruire una sinergia tra i centri pubblici per l’impiego e le strutture private, in un rapporto nuovo tra territorio, scuola, universita’ ed imprese.”

incontro Orlando sindacatiEd “è’ importante in tal senso – per la leader della Cisl –  che il Ministro Orlando sia sia impegnato gia’ oggi a portare entro la fine del mese una proposta del Governo sulla riforma degli ammortizzatori sociali e di scenario sulle politiche attive , oltre che una agenda sulle altre questioni aperte a partire dal tema dell’occupazione delle donne e dei giovani”.

Abbiamo altresi’ chiesto al Ministro l’apertura di un confronto sulle pensioni ed in particolare sulla necessaria flessibilità in uscita, vista la scadenza a fine anno di quota 100. Abbiamo anche sottolineato la nostra contrarieta’ al salario minimo per legge, che potrebbe significare un indebolimento della contrattazione ed una via facile per le imprese per diminuire i salari, affrontando il vero tema che e’ quello di estendere le coperture a quella parte di lavoratori oggi non coperti dalla contrattazione nazionale. Infine abbiamo posto il problema del necessario sostegno ai patronati , che insieme ai Caf , hanno svolto e svolgono, in una logica di sussidiarietà, solidarietà ed in piena continuità, servizi importanti per la vita delle persone nonostante la fase acuta di emergenza sanitaria. Un impegno riconosciuto da milioni di lavoratori e famiglie che senza questi riferimenti sociali nel territorio avrebbero vissuto la pandemia e la crisi economico- sociali nella più completa solitudine e abbandono”.

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