Roma, 18 ottobre 2016. “Grande soddisfazione per l’approvazione definitiva della legge contro il caporalato. Finalmente l’Italia guadagna una legislazione aggiornata, con norme penali stringenti e più forti strumenti di contrasto partecipato. Un vero traguardo di civiltà, frutto anche della mobilitazione del sindacato di categoria e confederale, che da oltre un anno incalzano le istituzioni in tal senso. Va dato atto al governo, e in particolare ai ministri Martina e Orlando, di essersi mossi con la giusta sensibilità, sapendo ascoltare le ragioni del mondo del lavoro. Quella di oggi è davvero una bella giornata per l’Italia”. Lo affermano in una nota congiunta Annamaria Furlan, Segretaria Generale della Cisl, e Luigi Sbarra, Segretario Generale della Fai Cisl, commentando l’approvazione definitiva alla Camera dei deputati della legge contro il caporalato. “La legge – aggiungono – dà risposte all’altezza di una sfida storica, inasprendo le sanzioni penali, estendendole anche alle realtà che utilizzano aguzzini e prevedendo la confisca dei beni ottenuti mediante sfruttamento. Innovazioni di grande rilievo, che devono essere accompagnate da una seria e capillare azione di vigilanza e controllo da parte delle autorità preposte. La legge individua, tra l’altro, nella contrattazione e nella bilateralità due elementi centrali di una strategia che valorizza il ruolo del mondo del lavoro e dell’impresa. Va in questo senso il potenziamento della Cabina di regia istituita presso l’Inps per orientare in modo collegiale le ispezioni e il consolidamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, nella quale confluiscono anche gli enti paritetici agricoli. Il risultato di oggi è motivo di orgoglio e di soddisfazione per tutto il Paese; ora l’azione di riforma e di progresso deve continuare sulla strada di un confronto responsabile con le parti sociali”, concludono Furlan e Sbarra.
Cronistoria: tutte le tappe che hanno portato all’approvazione del testo