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Marco Biagi. Furlan: “Europeista convinto. La contrattazione chiave per rilanciare lavoro e welfare”

Pubblicato il 15 Mar, 2017

Convegno Biagi 15 marzo 201715 marzo 2017- “Marco Biagi cosi come Ezio Tarantelli è stato assassinato perchè voleva un paese più libero e più moderno”. Lo ha sottolineato oggi la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, nel suo intervento al convegno dell’Adapt convegno “Un welfare della persona per completare il processo riformatore di Marco Biagi a 15 anni dalla sua scomparsa”. “Biagi era un europeista convinto e sosteneva anche la necessità di uniformare le regole del mercato del lavoro e del welfare europeo, esattamente quello che manca oggi e su cui ci aspettiamo una svolta la prossima settimana in occasione del vertice dei governi europei per il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma”, ha aggiunto Furlan. “Bisogna ripartire dalla centralità del lavoro e della persona nelle politiche europee, facendo prevalere come sosteneva Biagi la contrattazione sulla legge, con un ruolo responsabile delle parti sociali che era e resta la chiave e l’elemento centrale per il rafforzamento del lavoro e per far crescere il salario e la produttività delle imprese”. Per Furlan nel pensiero di Marco Biagi erano altrettanto centrali il tema della democrazia economica, della partecipazione e della formazione permanente che bisogna rilanciare nel paese. “La cultura ed il lavoro devono camminare insieme”, ha aggiunto Furlan. “Ecco perchè il messaggio di Marco Biagi è sempre moderno e rimane attuale come un elemento indispensabile per la crescita e per la dignità delle persone, ridisegnando nel nostro paese anche il sistema di welfare per dare una risposta a tutte le generazioni”.

 

Sul profilo twitter CISL Nazionale segui la diretta del convegno di Adapt sul pensiero di Marco Biagi

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