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Voucher. Sì del Consiglio dei ministri al decreto per l’abolizione. Duro il giudizio della Cisl

Pubblicato il 16 Mar, 2017

DisoccupatiPalermo, 23 marzo 2017. “I voucher sono nati diversi anni fa, con la legge Biagi,  per coprire i lavori del tutto discontinui. Negli anni, però, hanno assunto una dimensione diversa. La Cisl tante volte ha chiesto ai Governi che si sono succeduti di cambiare la legislazione e di portarla alle origini  quando dovevano servire esclusivamente alle famiglie e alle onlus per coprire in modo trasparente il lavoro del tutto discontinuo”. E’ quanto ha detto a Palermo, al margine del congresso della Cisl provinciale, la Segretaria generale Annamaria Furlan,  spiegando che “l’abolizione del voucher anche per soggetti sociali come le famiglie crea un vuoto che rischia di allargare il lavoro nero”. “Il governo ha fatto questa scelta, si è impegnato a portare alle parti sociali proposte per colmare questo vuoto, siamo in attesa che lo faccia” ha concluso. 

 


Roma, 17 Marzo 2017 – Duro il giudizio della Cisl sul via libera del Consiglio dei Ministri al decreto sull”abrogazione dei voucher. “Si tratta di una decisione tutta politica ed incomprensibile dal punto di vista del merito- ha sottolineato il Segretario confederale Cisl, Gigi Petteni oggi a Roma a margine del Seminario Cisl e Ial Cisl sulle politiche attive. “Da anni come Cisl abbiamo sostenuto la necessità di interventi precisi e modifiche mirate per evitare il ‘deterioramento’ del sistema voucher, il Governo è stato sordo ed ottuso, non ci ha mai ascoltato”. “Per ragioni prettamente politiche- conclude Petteni- è passato dal ‘tutto’ al ‘niente’, il contrario di quello che fanno i riformisti e che invece fanno gli inaffidabili”. 


Roma, 16 marzo 2017 – “La scelta che si va profilando relativa alla completa abolizione dei voucher dà un segnale evidente di come la politica non sia in grado di stare al passo con il lavoro che cambia, ma faccia prevalere scelte tattiche e di convenienza di parte”. Così il Segretario Confederale Cisl Gigi Petteni ribadendo come la Cisl chieda “da sempre di ridurre drasticamente l’utilizzo del voucher che è stato fonte di molti abusi da noi denunciati con forza, ma l’abolizione completa significa, come da molti segnalato, ricondurre nel sommerso tutta una serie di attività. Tant’è vero che la stessa maggioranza di Governo fa sapere che più in là, ma dopo aver superato le elezioni amministrative, proporrà un nuovo strumento. Una vera beffa – osserva-  soprattutto per chi ha proposto il referendum”.

“Non possiamo dunque fare altro che constatare che le posizioni che esprime ora il Ministro del lavoro sono incoerenti con quelle tenute al tavolo da mesi, peraltro vanificando gli sforzi di sintesi della Commissione Lavoro della Camera. Siamo di fronte ai riformisti che smontano le riforme. Quando avrebbero dovuto restringerne e limitarne l’uso il Governo rispondeva che non era opportuno, mentre ora, invece che a una correzione, pensano a una cancellazione. Noi non ci stiamo  all’inganno che intendono fare, – ha ribadito – perché il lavoro è una cosa seria e i lavoratori vanno rispettati: vogliono cancellare i voucher per poi ripresentarli sotto falso nome dopo le elezioni amministrative. È la dimostrazione evidente che la politica non può modificare la realtà: il lavoro cambia e sta cambiando, e la politica è assolutamente inadeguata a capire e a cogliere i cambiamenti del lavoro. Ecco perché è opportuno che le forze sociali riprendano con vigore il ruolo della contrattazione, il ruolo dei corpi intermedi, perché la politica dimostra ogni giorno che nel contatto con la realtà può solo creare disastri, facendo retrocedere questo Paese che invece ha grandi potenzialità anche sul versante della competizione”. 

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