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Alitalia. Furlan: “Sindacato ha avuto senso di responsabilità, ora la parola ai lavoratori”

Pubblicato il 14 Apr, 2017

Roma, 14 aprile 2017. “E’ stata una trattativa molto dura e molto complessa davanti ad una crisi aziendale molto seria che poteva concludersi davvero nel modo peggiore possibile”. Ha dichiarato la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan commentando l’intesa raggiunta stanotte per il rilancio della compagnia di bandiera. “Abbiamo esercitato come sempre un grande senso di responsabilita’ e credo che questo vada valutato in modo molto positivo. Alitalia tra occupazione diretta ed indotto rappresenta oltre 20 mila lavoratori, di cui 14 mila interni. E’ inoltre una grande ed importante impresa del nostro paese. Quindi io credo che abbiamo fatto bene ancora una volta ad essere responsabili. Il pre-accordo raggiunto chiama giustamente ad investire gli azionisti e quindi la proprieta’ e a dare un contributo forte sul costo del lavoro, sulla rioganizzazione, sull’ avvicendamento, sulla produttivita’ ai lavoratori ed alle lavoratrici di Alitalia. Quando un’azienda chiude o fallisce il paese perde un pezzo della sua vita. Quindi avere fatto una trattativa che impegna imprese e lavoratori e’ una cosa veramente importante”, ha aggiunto. Infine, Furlan ha concluso: “Ecco perche’ io mi aspetto attraverso il referendum una consultazione capillare e seria dei lavoratori e delle lavoratrici a cui ovviamente chiariremo i contenuti di questo verbale e faremo presente quali sono le prospettive, come si puo’ rilanciare l’impresa anche attraverso questo accordo chiamando innanzitutto gli azionisti ed i loro investimenti su Alitalia a puntare sul lungo raggio che deve essere migliorato e potenziato. Come gia’ successo in passato io credo che i lavoratori non faranno mancare il loro contributo di responsabilita’, di intellegenza e di partecipazione”. Si apre quindi uno spiraglio concreto nella complicata vertenza Alitalia. il pre-accordo, dovra’ passare ora al vaglio del referendum tra i lavoratori. Tra le misure previste la riduzione degli esuberi tra il personale di terra a tempo indeterminato da 1.338 a 980, e la riduzione del taglio degli stipendi all’8%. L’azienda ritiene di avere sfruttato ogni flessibilita’ negoziale rispetto a quanto deciso dal cda. Soddisfazione emerge anche dal governo. “Abbiamo fatto il massimo sforzo possibile per avvicinare le parti. Ed abbiamo ottenuto piu’ aeromobili, meno esuberi e di tenere le attivita’ di manutenzione all’interno dell’Alitalia, riducendo al minimo il taglio dei salari”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. Il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda, a Radio 24, ha sottolineato i benefici in termini di competenze per lo stato nel caso in cui fallisse l’accordo. “L’amministrazione straordinaria, se questa manovra fallisse, butterebbe sullo stato italiano tutti costi della gestione Alitalia e della liquidazione, e sarebbero costi altissimi: solo l’amministrazione straordinaria costerebbe oltre 1 miliardo di euro”. Lo Stato in ogni caso assicura 200 milioni di garanzia, che scatterebbero nel caso in cui a meta’ 2018 ci fosse un discostamento dal piano previsto dall’intesa. Anche Etihad ha garantito la copertura delle proprie spettanze. La firma definitiva dell’accordo ci sara’ solo dopo il referendum tra i lavoratori.

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