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Alitalia. Furlan: “Continuiamo a lavorare perché Alitalia rimanga”

Pubblicato il 19 Apr, 2017

30 Aprile 2017 – “Da Alitalia al nodo rappresentanza la risposta sta nella partecipazione”. Così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan dalle pagine del quotidiano “Avvenire”.  Durante l’ultimo vertice  – ha osservato – avevo proposto di puntare sulla diretta partecipazione dei lavoratori per definire il futuro dell’azienda. In Europa, i Paesi che sono usciti prima di tutti dalla crisi economico occupazionale, Germania in testa, sono proprio quelli in cui, in molte grandi imprese, i lavoratori partecipano direttamente. A partire dalle strategie industriali”. Per Alitalia, l’importante è evitarne la vendita in tante porzioni. Occorre invece trovare nuove alleanze e nuovi investitori per rilanciare un piano industriale forte. E in questo possibile scenario vedrei proprio la partecipazione dei lavoratori”.


Roma, 26 aprile 2017. “Lo ‘spezzatino’ e la liquidazione sarebbe la fine della compagnia”. Lo ribadisce la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, durante un’intervista al Tg3 in cui spiega che: “Il piano straordinario é un piano industriale importante. Un piano che ricerca partner importanti e che potrebbe invece rilanciare la compagnia. D’altra parte in altre situazioni – ha osservato la Furlan – abbiamo visto imprese commissariate che poi ne sono uscite assolutamente in modo positivo”. Per la Segretaria della Cisl la vittoria del ‘no’ al referendum dei lavoratori è il blocco di un piano industriale “che avrebbe portato fuori dal guado l’impresa”. Per questo si tratta di “una sconfitta per il lavoro e per questa impresa. Oggi la situazione è più complicata e più difficile”. Alla domanda se il sindacato deve fare autocritica per come è stata gestita la partita, La Furlan ha risposto: “Certamente, visto il risultato, credo che però oggi il tema non sia l’autocritica del sindacato, ma come portiamo fuori dal guado un’impresa che rischiamo davvero di perdere come sistema paese”.


Roma, 25 aprile 2017. “E’ una situazione difficile e complicata. Ma noi speriamo che il commissariamento di Alitalia sia la strada per un nuovo piano industriale credibile e per un rilancio della nostra compagnia, coinvolgendo anche tutti i dipendenti di Alitalia attraverso una partecipazione responsabile alle scelte dell’azienda e valorizzando tutte professionalità’ presenti nella compagnia”. Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan. “La rabbia dei dipendenti di Alitalia è comprensibile e va rispettata perché come abbiamo più volte detto non possono essere ancora una volta i lavoratori a pagare gli errori gravi commessi dal management di Alitalia. Aspettiamo ora le decisioni che assumerà il Governo. Vanno fatti tutti gli sforzi possibili da parte delle istituzioni ed anche da parte delle banche, perché il nostro paese ha bisogno di una compagnia di bandiera. Chi perde la propria compagnia di bandiera perde un asset strategico, un pezzo di paese nel mondo. La chiusura di Alitalia o la sua vendita a pezzi vanno scongiurate in tutti i modi possibili nell’interesse dei dipendenti, dell’indotto e di tutto il sistema paese”. “Ha prevalso la rabbia sulla ragione” dichiara anche il Segretario generale della Fit Cisl, Antonio Piras. “Una rabbia motivata dal comportamento del management che ha irresponsabilmente portato l’azienda alle attuali condizioni ed esasperato i lavoratori”. Conclude Antonio Piras a commento dei risultati del referendum tra i lavoratori sul verbale di confronto Alitalia.

Risultati definitivi:

Il comitato elettorale, composto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto aereo, Anpac e Anpav, comunica l’esito finale della consultazione referendaria relativa al verbale di confronto del 14.04.17

Aventi diritto 11646

Voti totali 10173

SI 3206

NO 6816

BIANCHE 17

NULLE 134


Roma, 19 aprile 2017- “E’ stato un ‘accordo difficile e doloroso tanto che ci siamo riservati la firma dopo la consultazione dei lavoratori. L’abbiamo fatto per senso di responsabilità, quando l’azienda fallisce non si tutela più nessuno, questo deve essere molto chiaro nella testa delle persone”. Così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan  ospite della trasmissione “Coffee Break” in onda su La7 sulla vertenza Alitalia. “Credo che il lavoro che abbiamo fatto in un confronto difficilissimo con l’azienda, alla presenza anche del Governo, sia stato proprio per evitare la chiusura di un’azienda importante del nostro Paese. Alitalia è la nostra compagnia di bandiera, così è conosciuta nel mondo ed oggi abbiamo oltre 12 mila lavoratori più un 7- 8mila dell’indotto che lavorano per Alitalia. Quindi parliamo di 20 mila famiglie”.  ha spiegato auspicando  vi sia “la serietà del piano industriale che è stato garantito, ovvero l’allargamento delle rotte a medio e soprattutto lungo raggio che sono quelle che pprtano ricchezza. Alitalia non pùò essere paragonata ad una low cost. E’ doloroso constatare quanto sia stato incapace il management di Alitalia a gestire il penultimo accordo: ancora una volta a dare il loro contributo sono stati chiamati gli azionisti ed anche le lavoratrici ed i lavoratori della compagnia. Il referendum lo abbiamo indetto noi per senso di responsabilità e perchè ci sentiamo obbligati a sentire i lavoratori”, ha detto Furlan, aggiungendo: “ma ai lavoratori le cose vanno dette come stanno. Sarebbe un disastro se l’azienda fallisce. E’ molto meglio accompagnare un piano industriale serio, anche con sacrifici che fanno male, ma con una visione del futuro, che far fallire una azienda. Altrimenti ci sarà una grande compagnia in meno e 20 mila disoccupati in più”.

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